La showgirl argentina Belen Rodriguez ieri, 10 aprile, è stata ospite di Alessandro Cattelan all’interno del programma “Stasera c’è Cattelan“, in seconda serata su Rai2. C’è stato modo di parlare, durante l’intervista, anche di scuola e di genitorialità.
Com’è noto Belen è mamma di due figli, uno di undici anni e una di quasi tre. Come riporta Novella2000, Alessandro Cattelan ha voluto chiederle l’opinione in merito alle chat di WhatsApp delle mamme: “Come va con gli altri genitori, le altre mamme… sei anche tu nel tunnel infinito delle chat della mamme, dei genitori, della scuola…..?”, ha chiesto incuriosito il conduttore.
“Io ho abbandonato subito”, ha risposto Belen senza riuscire a trattenere la risata. “Ma da subito perché ho visto tre/quattro cose e mi sono completamente spaventata. Così io ho deciso di non esserci, c’è mia madre. Credo di sì, non chiedo molto, perché me ne vergogno un po’ di non esserci, però non fa parte di me. Io sono un po’ anarchica in questo, nell’allevamento dei figli”.
Una finta ordinanza di un sindaco calabrese, Domenico Giampà, è diventata virale lo scorso settembre. Il primo cittadino di San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro, ha rispolverato un vecchio documento finto in occasione dell’inizio dell’anno scolastico che prende in giro le mamme eccessivamente apprensive che intasano i gruppi WhatsApp per scambiarsi informazioni quasi compulsivamente.
Ecco lo spassoso contenuto della finta ordinanza, a cui molti, nonostante il chiaro intento sarcastico, hanno creduto. “Considerato, che la grande maggioranza di cittadini è in possesso di uno o più smartphone e che l’applicazione Whatsapp è installata sulla maggior parte degli smartphone in possesso dei cittadini; considerato, che la piattaforma Whatsapp può essere usata come uno strumento valido di comunicazione e scambio di messaggi e/o documenti soprattutto mediante lo strumento dei gruppi; constatato, altresì, che la gran parte dei genitori, in genere le mamme (alle quali spesso si aggiungono nonne e zie e maestre), ne fa un uso frequente, quotidiano e talvolta sconsiderato, soprattutto per comunicazioni riguardanti la scuola; preso atto, purtroppo che la gran parte dei messaggi scambiati in questi cosiddetti ‘gruppi mamme’, consiste in pettegolezzi, fake news, allarmismi, preoccupazioni eccessive, (dal graffio sottocutaneo alla tinta della copertina del quaderno, dalla pasta stracotta della mensa alle presunte temperature glaciali in classe, fino ad arrivare al terrapiattismo o a continue varianti del COVID); tenuto conto, che la possibile incertezza in materia di prevenzione sanitaria, di cui alla circolare del Ministero della salute dell’11 agosto 2023, potrebbe causare una esplosione di messaggi ed esternazioni in grado di confondere ancora di più la cittadinanza provocando dannose schizofrenie generali; constatato, purtroppo che, immancabilmente, immutatamente, eternamente la responsabilità viene imputata al sottoscritto (‘la colpa è sempre del Sindaco’); al fine di preservare la salute mentale degli studenti, del personale docente, dei genitori, costretti a sopportare le peggiori schizofrenie, e comunque della cittadinanza tutta, nonché del Sindaco stesso ordina: 1. Il divieto di utilizzo degli attuali gruppi medesimi, nonché il divieto assoluto dicreare nuovi cosiddetti ‘gruppi mamme’ o analoghi. 2. La violazione della presente ordinanza sarà punita con la sospensionedell’account Whatsapp fino al termine dell’anno scolastico e informa che avverso il presente provvedimento non è ammesso ricorso al T.A.R., perché contrariamente a quanto pensino le mamme, il Sindaco ha sempre ragione”.
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