Giunta alla sua 17ª edizione, la rassegna di Coltorti è una delle vetrine più importanti, a livello nazionale, del teatro contemporaneo.
Alla rassegna vengono presentati dodici lavori; sei fra i migliori, scelti dal pubblico e dalla critica, verranno riproposti al teatro Brancaccio nel mese di dicembre 2002.
Nel monologo su Bellini, dedicato agli ultimi giorni del cigno catanese prima della morte avvenuta a Puteaux, alla periferia di Parigi, Trischitta ha inserito molte frasi e parole in dialetto catanese. Si tratta del delirio di Bellini che prima di morire ricorre alla lingua che la madre gli ha insegnato. Così facendo rivolge, per l’ultima volta, il suo pensiero alla sua amata Catania, alla casa di Via dei Crociferi, ai ricordi dell’infanzia.
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