Vorrei esprimere una mia opinione in merito al blitz della Guardia di Finanza in una scuola italiana.
Noi insegnanti non abbiamo paura di tali iniziative, anche se queste procedure manifestano i tanti preconcetti che si hanno verso gli insegnanti. Certo, personalmente spero che tali blitz avvengano spesso e che servano a scoprire finalmente qualcosa di radicato ma sconosciuto all’opinione pubblica: il TANTISSIMO lavoro nero, sfruttato e non pagato che è presente nelle nostre scuole.
Insegnanti che stanno a scuola oltre il dovuto (CCNL) senza retribuzione, attività varie richieste senza retribuzione, superamento delle 40 + 40 ore di attività funzionali all’insegnamento mai retribuito, “sequestro” degli insegnanti attraverso le varie ore buche dell’orario giornaliero, ecc.
Ben vengano le ispezioni, ma per scoprire le vere irregolarità che da anni sono presenti nella scuola e per sanzionare coloro che permettono lo sfruttamento degli insegnanti. Il nostro stipendio è tra i più bassi d’Europa e noi docenti italiani non abbiamo più la forza di ribellarci. Speriamo in un intervento dall’Alto (non dei politici). Quanti insegnanti, poi, per le attività giornaliere, spendono di tasca propria, specialmente nella Scuola dell’Infanzia o nella scuola Primaria.
Generalmente un lavoratore esercita la sua attività per guadagnare; gli insegnanti spesso, invece, utilizzano parte del loro stipendio per acquistare materiale per far lavorare i bambini/ragazzi.
Grazie, militari della Guardia di Finanza! Continuate a controllare, ma nel verso giusto e liberate i docenti dalle tante schiavitù.
Dario Pagano