Considerato l’impianto ideologico-politico degli estensori della lettera “La riforma dei tecnici-professionali di Bianchi-Valditara è una riforma classista” è chiaro che i contenuti non potevano essere diversi.
Rispetto ma non condivido.
Ed ecco perché: si dimentica spesso che a una buona fetta dei nostri giovani in età scolare – e anche dopo – la formazione culturale non interessa per nulla, non gli piace, in qualunque modo gliela si proponga.
Sono loro stessi a chiedere di fare cose pratiche, manuali, che non richiedano di adoperare troppo la testa per studiare (quantunque anche per fare un lavoro manuale la testa almeno un po’ la si deve saper usare).
E allora ben vengano le scuole che formano tecnici ed artigiani, che un giorno guadagneranno anche più di un laureato (ci vuole poco…) e non sentiranno mai la mancanza di una formazione intellettuale.
Io ne ho conosciuti più d’uno.
Daniele Orla
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