Categorie: Politica scolastica

Bene sciopero anti-Invalsi, grazie a “effetto trascinamento”

Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, non nasconde la propria soddisfazione: “Lo sciopero di oggi 6 maggio è andato molto bene, sicuramente meglio di quelli degli anni passati. La protesta – seppure indetta solo da noi – ha raccolto il consenso di tanti insegnanti anche di altri sindacati, segno evidente che il nostro messaggio è stato recepito: esiste uno stretto legame fra il ddl Renzi e i quiz Invalsi che dovrebbe appunto servire, secondo l’idea del Ministro, a valutare le scuole e gli insegnanti”.
“L’adesione allo sciopero di oggi 6 maggio – prosegue Bernocchi – sta a dimostrare che la protesta si sta via via radicalizzando ed è per questo che siamo convinti che il 12 maggio l’adesione allo sciopero delle scuole secondarie sarà ancora più elevata rispetto ad oggi”.
Il Governo sta lanciando messaggi di distensione..
“Non basta la convocazione dei sindacati che hanno proclamato lo sciopero perchè si possa parlare davvero di distensione. In tutte le manifestazioni di ieri la parola d’ordine era una sola: ritiro del disegno di legge. Il mondo della scuola ieri ha detto una cosa chiara: il provvedimento è assolutamente inemendabile e non c’è proprio nulla di dvierso dal ritiro su cui ci si possa accordare. E poi ovviamente vogliamo un decreto urgente per far sì che le assunzioni partano già da settembre”.
Ma qual è l’aspetto che più di tutti vi rende contrari al ddl?
“Lo strapotere che viene assegnato ai presidi..”
Il sottosegretario Faraone poche ore dopo lo sciopero di ieri ha già detto che questo punto “potete scordarvelo”; il preside sindaco non si tocca…
“Ma a dire il vero a noi il preside sindaco e cioè eletto dal collegio dei docenti andrebbe benissimo, è da 30 anni che sosteniamo questa posizione. Il fatto è che Faraone confonde il sindaco, che è eletto dai cittadini, con il podestà che veniva invece nominato dal duce. Il ddl prefigura un preside-podestà e ieri il mondo della scuola ha detto no a questa proposta”.
Cosa capiterà nei prossimi giorni?
“Ho sentito che qualcuno, anche fra i sindacati rappresentativi sta parlando di sciopero/blocco degli scrutini; a noi va benissimo, e anzi invitiamo subito i sindacati a disdettare gli accordi del 1999 sottoscritti da essi stessi a causa dei quali lo sciopero degli scrutini non è fattibile”.

 

 

 

Reginaldo Palermo

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