Insieme con le altre ritualità che contraddistinguono i cerimoniali scaramantici degli esami di stato, ecco aggiungersene un altro che probabilmente si diffonderà anche in altre scuole, considerata la sua singolarità, il beneplacito del dirigente e soprattutto se darà i risultati sperati.
Al liceo Niccolò Iommelli di Aversa infatti a dirigere i riti scaramantici, cari ai ragazzi che devono affrontare gli esami di stato, è stata direttamente la dirigente scolastica che ha deciso di rafforzare la «superstizione-ritualità» studentesca con una «benedizione collettiva delle penne che saranno utilizzate dai suoi alunni per lo svolgimento delle prove scritte.
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“Sursum penna” che ne diamo la benedizione, con un suggestivo ritorno tra gli anfratti del medioevo e alla sue pratiche magiche. Ma non solo, sembra pure che la preside abbia fatto le cose perbene e che prima del rito della benedizione delle penne si sia consultata col docente di religione. Certamente qualche altro dice che sia stato proprio il docente a suggerire il rito al dirigente, sta di fatto che sul sito dell’istituto, scrive Il Mattino, è stata pubblicata la comunicazione n° 193: «Agli alunni delle classi quinte, ai genitori, ai docenti, al sito web dell’Istituto all’albo
OGGETTO: Classi quinte – preparazione all’esame di stato – benedizione delle penne.
Si comunica ai destinatari in indirizzo che lunedì 30 maggio 2016 dalle ore 12:15 alle ore 13:15 gli alunni delle classi quinte, accompagnati dai docenti in servizio, si riuniranno nell’aula magna per un momento di preghiera in preparazione dell’esame di stato. Nel corso della riunione sarà celebrata la cerimonia “benedizione delle penne”.
All’incontro sono invitati anche gli alunni delle classi quinte del turno pomeridiano»
Decine di studenti delle 14 classi di quinta si sono riuniti nell’aula magna. Ai ragazzi, la dirigente ha detto:«noi non benediciamo penne, ma un percorso di vita».
Immancabile la polemica anche se nell’agro aversano l’iniziativa del liceo Iommelli non è unica. Analoghi «riti scaramantici pre-maturità si svolgono anche in altri istituti.
«Si tratta di un’iniziativa che vuole lanciare un segnale di serenità agli studenti, non certo per una questione di superstizione, e che si fa in tutta Italia. Ad Aversa si è già tenuta in ben tre scuole, il Gallo, il Conti e l’Andreozzi; nel primo sono state regalate e benedette penne riportanti la frase di Giovanni Paolo II “prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”. Ricordo poi che a Teramo partecipano 10mila studenti all’iniziativa, a Frosinone si benedicono anche gli zaini a settembre. Evidentemente chi ha voluto alzare il polverone non sapeva del fatto che si trattasse di manifestazioni che si fanno ovunque, e che non minano la libertà di nessuno, visto che gli studenti non hanno alcun obbligo di partecipare, ma sono stati invitati; gli esonerati, una trentina in tutto l’istituto, una decina nelle quinte, resteranno in classe con altri docenti, e chi non vorrà partecipare è libero di non farlo. È vero che la scuola è laica, ma la maggioranza degli alunni è di religione cattolica. Vorrei infine ricordare che il Jommelli è una scuola molto aperta, visto che tempo fa ospitammo Alessandro Cecchi Paone che parlò dei diritti degli omosessuali»: dice il docente di religione
Per nulla contrari i diretti interessati.
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