Benedetto XVI incontra i Salesiani. Ancora una volta l’educazione è tra le priorità del Pontefice
Benedetto XVI è un Papa educatore. Con sempre maggiore interesse continua a parlare di “emergenza educativa”. Lo ha fatto ieri ancora una volta in occasione dell’incontro con i partecipanti al Capitolo generale dei Salesiani che sono stati ricevuti in udienza nel Palazzo apostolico vaticano, guidati dal rieletto rettore maggiore dell’Ordine, Don Pascual Chavez Villanueva.
Per il Santo Padre i salesiani, proprio a partire dal carisma del loro fondatore, don Giovanni Bosco, che esaltava il “valore inestimabile delle anime”, devono farsi carico del “senso di scoraggiamento che prende molti educatori, in particolare genitori ed insegnanti, di fronte alle difficoltà che presenta oggi il loro compito”.
“Non pochi genitori e insegnanti sono tentati di rinunciare al proprio mandato, e non riescono più nemmeno a comprendere quale sia, veramente, la missione loro affidata”.
In questa situazione, ha evidenziato Benedetto XVI, “diventa difficile proporre alle nuove generazioni qualcosa di valido e di certo, delle regole di comportamento e degli obiettivi per i quali meriti spendere la propria vita”.
Per il Papa alla base della crisi educativa c’è una “crisi di fiducia nella vita, che, in fondo non è altro che sfiducia in quel Dio che ci ha chiamati alla vita”.
“Soprattutto la famiglia nell’educazione dei giovani – ha ricordato, infine, Benedetto XVI – gioca un ruolo di primo piano. Infatti è estremamente importante che la famiglia sia un soggetto attivo. Essa è spesse volte in difficoltà nell’affrontare le sfide dell’educazione; tante volte è incapace di offrire il suo specifico apporto, oppure è assente”.