Mercoledì 25 è mancato Beniamino Brocca, politico e uomo di scuola il cui nome resta legato alla cosiddetta “sperimentazione Brocca” che prese avvio alla fine degli anni 80 nella scuola superiore con lo scopo di rivederne struttura, piani di studio e programmi.
All’epoca Brocca era sottosegretario all’Istruzione, ruolo che ricoprì ininterrottamente dal 1987 al 1992.
Così come ininterrottamente sedette in Parlamento dal 1976 fino al 1992 nelle fila della Democrazia.
“Beniamino Brocca – ricorda Giancarlo Cappello, già responsabile del Centro Studi Cisl Scuola – è stato una splendida figura di uomo di scuola con una grande passione esercitata anche a livello politico. Aveva una grande capacità di studio e produzione, anche in ambito legislativo. Grazie al suo grande spirito di ricerca che ha contribuito fortemente a diffondere l’innovazione didattica nella scuola superiore per almeno un decennio”.
Francesco Scrima, già segretario generale di Cisl Scuola e presidente CSPI uscente, lo ricorda così: “E’ stato uno straordinario uomo di scuola, attento ai problemi veri della scuola, un uomo capace di dialogare e di ascoltare. Con lui perdiamo un politico competente, di grandi capacità anche in ambito accademico”.
“Era solito fare una battuta – conclude Scrima – diceva che in politica ci sono i grandi riformatori e i riformisti; i primi vogliono passare alla storia, i secondi vogliono più semplicemente cambiare la scuola”.
“Io – racconta Raffaele Iosa, già dirigente tecnico – lo avevo conosciuto nel corso degli anni 80-90 quando si lavorava ai programmi della scuola elementare e alla riforma degli ordinamenti. Ricordo bene un incontro al Senato: io ed altri (per esempio il mio collega e amico Alberto Alberti) che con Cgil cercavamo di difendere il tempo pieno alle elementari mentre parte dell’apparato ministeriale e della politica volevano chiudere l’esperienza del tempo pieno e generalizzare i moduli organizzativi previsti dalla legge di cui stavamo scrivendo il testo (quella che sarebbe stata poi la legge 148). La situazione si sbloccò anche grazie alla sua straordinaria opera di mediazione”.
Beniamino Brocca era nato a Limena il 5 ottobre 1934 e quindi avrebbe compiuto 90 anni nei prossimi giorni.
Si era laureato in pedagogia a Padova e, dopo aver fatto il maestro elementare e il direttore didattico, aveva insegnato alle università di Roma e di Bolzano.
Alla fine degli anni 80 aveva lavorato alla organizzazione della Conferenza Nazionale della Scuola e toccò a lui il compito di concludere i lavori passando poi la parola all’allora ministro dell’Istruzione Sergio Mattarella.
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