Benvenuta ministro Giannini, a caval donato non si guarda in bocca

Nel nome del gruppo (“scelta civica”) di appartenenza del nuovo Ministro dell’istruzione, università e ricerca è insito il programma di attenzione alla società, alla ricerca del bene comune e per la scuola alla conquista di uno “star bene a scuola” che tante volte è stato annunciato, promesso e mai conseguito.
La glottologa Stefania Giannini sale adesso lo scalone d’onore del Palazzo della Minerva a Viale Trastevere, occupando il posto della collega, rettore di università, Maria Chiara Carrozza
Tutti i giornali presentano il suo profilo biografico: nata a Lucca 53 anni fa, segretario di Scelta Civica, entrata da poco nella politica e credo con buone intenzioni, annunciando impegno, merito e autonomia.
Il patrimonio di entusiasmo ed energia che Renzi sta portando in politica, secondo la senatrice annuncia una nuova stagione che dovrebbe avere le caratteristiche di «un risultato storico e rivoluzionario».
La matrice professionale: la glottologia, lo studio delle lingue, i rapporti con l’estero, i progetti formativi Erasmus, costituiscono segnali positivi di attenzione verso lo studio delle Lingue e ne saranno ben lieti i docenti di Inglese, di Spagnolo, di Francese e di Tedesco.
Il Ministro Giannini ha enunciato alcuni i principi ai quali s’ispirerà il suo lavoro: autonomia reale ai singoli istituti scolastici, valutazione, riqualificazione del personale docente (formazione e aggiornamento), sostegno alle famiglie (anticipazione del diritto allo studio). Per l’Università punterà su tre concetti chiave: «merito», «diritto allo studio» e «competizione e cooperazione».
Se tutte queste cose saranno realizzate, possiamo sentirci soddisfatti, ma si teme che gli ostacoli e la lentezza della burocrazia rallentino gli entusiasmi e le buone intenzioni.
La scuola ha bisogno di forze nuove, di entusiasmo e di energie per camminare e correre sul tapis roulant del progresso tecnologico e dovrebbe avere il coraggio di accogliere la richiesta di far scendere dalla carrozza quanti sono stanchi e vivono la scuola con sofferenza, trasmettendola di conseguenza agli alunni e appesantendo il carico del disagio per i traguardi non conseguiti.
Favorire il pensionamento di quanti sono stanchi di stare a scuola, sarebbe la prima scelta operativa che darebbe slancio alla scuola che cresce, attivando un ricambio, che porti a scuola forze fresche e nuove competenze linguistiche e informatiche.
Il lavoro svolto presso l’Università per stranieri di Perugia  ha consentito alla senatrice Giannini di conoscere da vicino il processo d’intercultura che la scuola vive e,quindi,  nel ricambio generazionale della scuola, anche la presenza degli alunni extracomunitari, che aumentano sempre più, potrà essere un campo di azione e di attenzione del nuovo Ministro.
In questo primo semestre europeo, che sarà guidato dall’Italia, il contributo del Ministro Giannini sarà efficace, anche per la contrazione delle direzioni generali del Ministero e la scomparsa della Direzione Generale per gli Affari Internazionali.
Saranno tante le priorità del mondo della scuola, spesso trascurata ed elencata sempre per ultima nella carrellata dei Ministeri.
Mettere in sicurezza gli edifici scolastici, evitare gli abbandoni da parte dei giovanissimi, favorendo una scuola bella, agevole, dinamica e operativa, sostenere la formazione del personale docente ed incrementare i compensi per il personale della scuola sono auspici, consigli, suggerimenti ed oggi anche necessità, impellenze e garanzie di futuro.
Il cronoprogramma che il giovane presidente del Consiglio ha messo in cantiere fa ben sperare che si vedranno positivi frutti ed in molti si attendono segni concreti. Questo sarà, forse, l’ultimo treno da prendere.
Alcuni giornalisti hanno scritto: La Giannini si è sempre mostrata determinata, già dal momento in cui è stata nominata coordinatrice politica di Scelta Civica lo scorso novembre. Vedremo se riuscirà ad avere il peso politico sufficiente per cambiare le cose nel campo della Scuola, forse il settore tra i più martoriati della nostra Italia.
E’ proprio in questo settore “martoriato” che occorre intervenire e puntare, se si vuole che anche gli altri settori: industria, commercio, turismo, si sviluppino e diano positivi segni di crescita.
Al nuovo Ministro si chiede ancora, in coerenza con il nome della lista che rappresenta, di restituire alla scuola la sana educazione civica, perché gli studenti, futuri cittadini domani, si preparino con responsabilità e impegno alle tante “scelte” che dovranno affrontare e saranno tutte scelte civiche per una società migliore.
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