Dice infatti Berlinguer: ”Le finanziarie dell’anno scorso hanno impoverito fortemente la scuola e questo è un vulnus grave della società italiana. Sono aumentati gli alunni per classe, il tempo si è ridotto, complessivamente si è impoverita la vita scolastica”.
Secondo Berlinguer, ”bisogna dare priorità alla ricerca e all’istruzione. Non capisco chi mi dice ‘non ci sono i soldi’, ci devono essere, si tolgano da un’altra parte. Ma devo sottolineare anche che questi ancora non sono concetti presenti nella cultura dominante e quindi non ci sono nei bilanci e non ci sono nella politica. La scuola, semplicemente, non e’ in agenda”
Oggi, sottolinea, ”riemerge la questione sociale, la dispersione, direi anche che c’è una grave questione scolastica meridionale”, quindi ”c’è un problema qualitativo”. Il nostro modello di scuola ”è desueto”, mentre ”dare priorità alla scuola significa dare le risorse, considerarla importante e cambiarla radicalmente perchè funziona in modo arcaico”. Infine, Berlinguer parla del concorso bandito da Profumo: ”Negare la possibilità dei concorsi a un ragazzo che finisce gli studi è un danno micidiale. Allo stesso tempo quei docenti che hanno fatto l’abilitazione, sono in graduatoria, hanno un titolo che va rispettato”. Il problema ”è la capienza di posti” bisogna ”affrontare la questione del danno irreparabile chiamato Tremonti che sosteneva che con la cultura non si mangia e si risolve definitivamente la questione dei precari”. Profumo ”mantiene un giusto equilibrio, ma è il sistema di reclutamento che va cambiato”.
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