A parlare di scuola al meeting di Comunione e Liberazione è uno dei più grandi sostenitori dell’autonomia scolastica, Luigi Berlinguer, ministro dell’istruzione dal 1996 al 2000, che però non ha mai rotto il cordone ombelicale con il Miur e si occupa ancora di scuola.
Bisogna ricordare che la parità scolastica è dovuta ad una legge, la n.62/2000, la cui paternità è proprio di Luigi Berlinguer. Quindi Berlinguer oltre ad essere uno dei più fervidi sostenitori dell’autonomia scolastica , è anche il padre della parità scolastica tra quella statale e quella privata.
Berlinguer ha di fatto sdoganato la sinistra italiana da posizioni centraliste e stataliste, favorendo in tutti i modi l’autonomia scolastica. Anche oggi, Luigi Berlinguer, si esprime in modo del tutto favorevole riguardo la legge sulla Buona Scuola. Al meeting di Cl ha dichiarato che “La scuola è un grande servizio di vita; la scuola con un solo docente non è più la scuola di cui abbiamo bisogno. Serve una comunità educante attraverso l’autonomia”.
A chi lo ricordava come il Padre della parità scolastica ha detto: “L’eterno problema scuola paritaria o pubblica è stucchevole, non mi interessa più. Mi interessa la scuola ovunque essa avvenga, perché se avviene è sempre pubblica nella sua finalità di allevare creature”.
Molto significativo, in vista delle deleghe sulla scuola che il governo sta scrivendo, è la seguente dichiarazione: “Ci sono comunque alcune cose da cambiare già da subito come l’orario scolastico che non contempla lo spazio dello studio, il condizionamento dell’aula: la scuola deve rimanere aperta sempre, deve diventare spazio di vita. L’insegnante ha un orario e va rispettato, ma in una società evoluta ci sono figure complementari”.