“Purtroppo la storia del nostro Paese ha conosciuto tanti ‘cattivi maestri’ che facendosi scudo del loro prestigio intellettuale e invocando la libertà di pensiero, di ricerca, di stampa hanno diffuso idee che altri hanno tradotto in pratica con conseguenze criminali”: a dirlo è stato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervistato dal direttore di Libero Alessandro Sallusti, commentando le forti opposizioni di una parte di cittadini, anche di cultura, verso l’obbligo del Green pass anche per lavorare.
Giudicando chi invoca il diritto di opporsi a una legge considerata ingiusta, la presentazione del certificato verde, Berlusconi ha detto che “il diritto alla ribellione esiste di fronte alle dittature, di fronte a crimini efferati, non certo nel nostro sistema che ha tanti difetti ma è certamente una libera democrazia”.
E ancora: il Cavaliere sostiene che “un ferroviere che avesse bloccato un treno piombato per Auschwitz sarebbe stato un eroe, un portuale che bloccasse l’attività di uno scalo per non esibire il Green pass è solo un irresponsabile da sanzionare“.
“Naturalmente – continua il leader forzista – la libertà di espressione è un principio assoluto che va tutelato sempre, ma fomentare la divisione del Paese su un tema che dovrebbe vedere gli italiani uniti è davvero irresponsabile”.
Alla domanda, posta da Sallusti, se si riferisse qualcuno in particolare, Berlusconi replica sostenendo che il riferimento è a quei “gruppuscoli di scalmanati che hanno scatenato incidenti” a Roma due sabati fa devastando anche la sede nazionale della Cgil: “hanno solo portato alle estreme conseguenze logiche le parole irresponsabili di chi ha parlato di ‘dittatura’ o ha azzardato blasfemi paragoni con la Shoah“, sottolinea il numero uno di Forza Italia.
Ribattendo all’osservazioni di alcuni opinionisti secondo i quali sostiene un governo illiberale, Berlusconi ha detto che “è esattamente il contrario. È il Covid – ha rimarcato – che ha distrutto non solo tante vite umane ma anche tante aziende, tanti posti di lavoro”.
Poi ha aggiunto: “Il Green pass e l’obbligo vaccinale per alcune categorie sono strumenti di tutela della vita e della libertà. Grazie ai vaccini stiamo tornando verso una vita normale, nella quale si può lavorare nelle fabbriche” e negli uffici, “si può andare scuola in presenza, si possono frequentare cinema e teatri, ristoranti e centri sportivi”.
“Hanno una strana idea di libertà coloro che pensano di avere il diritto di contagiare gli altri. Per fortuna sono molto pochi anche se rumorosi”.
Berlusconi ha quindi detto di volere rispettare “le opinioni di tutti, ma” anche di attenersi “a quello che la scienza ritiene necessario per tutelare la salute e il diritto all’integrità fisica delle persone che lavorano con me in azienda. Il Green pass, che altro non è che un certificato sanitario, serve proprio a questo, nei luoghi di lavoro”.
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