Berlusconi: nessun Governo ha fatto tanto per i giovani come il nostro
Le parole di un Premier, soprattutto quando si tratta di Silvio Berlusconi, fanno spesso discutere. Figuriamoci se in controtendenza rispetto a quanto sostengono tanti italiani, in particolare quelli che operano nel campo dell’istruzione e della formazione dei giovani.
Sollecitato dal discorso di Napolitano di fine anno, il Presidente del Consiglio ha rilasciato, il 4 gennaio, un’intervista, a Studio Aperto, nella quale sostiene che “in soli due anni e mezzo abbiamo ammodernato il sistema dell’istruzione a tutti livelli per avvicinare la formazione al mondo del lavoro e delle imprese. E’ stato introdotto dovunque il criterio del merito che era stato cancellato da ’68 prima, dai professori settantottini dopo, dalla sinistra e dai sindacati che hanno concepito la scuola come un ammortizzatore sociale più per insegnanti e personale che per gli studenti”. Berlusconi ha poi sottolineato che “nessun Governo del passato ha fatto tanto per i giovani come il nostro. Abbiamo prodotto molte cose concrete e non abbiamo fatto nessuna retorica” producendo “fatti e non parole”. Pronta la replica dell’opposizione. “Aspettiamo con ansia i provvedimenti su giovani, cultura e ricerca che ha annunciato Berlusconi, soprattutto perché si tratta di provvedimenti ‘bandiera’, una nuova categoria di misure appena creata dal Presidente del Consiglio e che non vediamo l’ora di scoprire”, ha commentato dichiarazioni del Premier, tra l’amaro e l’ironico, la senatrice del Pd Vittoria Franco. “I giovani – ha continuato – hanno colto un problema serio che riguarda il loro futuro e non si accontentano certo delle frottole raccontate da chi dalla vita ha avuto di tutto e di più e non capisce cosa sia il bisogno. Il futuro delle ragazze e dei ragazzi italiani è il futuro stesso dell’Italia. Per questo investire sui giovani, sull’istruzione, sulla ricerca e sulla cultura dovrebbe diventare l’ossessione del Governo, una priorità assoluta”.
Anche i sindacati ritengono che nell’agenda del Governo vada inserito il problema giovani tra le priorità. Giorgio Santini, commentando i dati Inps sulla cassa integrazione, leggermente ridotta nel mese di dicembre, a detto che si tratta di “un dato incoraggiante” ma restano “criticità” che richiedono risposte “soprattutto nel 2011, da politiche di ricollocazione ad un piano straordinario per i giovani”.