Sono molti i giornali che oggi aprono con una possibile lista dei ministri i quali affiancheranno il nuovo governo del centro destra a giuda (così dovrebbe essere secondo gli accordi) Giorgia Meloni di FdI.
E nella probabile lista dei ministri, spunta pure il nome di Anna Maria Bernini di Forza Italia candidata al dicastero dell’Istruzione.
In sintesi, Bernini è stata eletta nella circoscrizione dell’Emilia Romagna; è nata il 17 agosto 1965 a Bologna e proviene dalla docenza universitaria, come professoressa associata di Diritto pubblico comparato presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna.
È stata eletta per la prima volta col “Popolo della libertà” il 22 aprile 2008 ed è stata ininterrottamente deputata alla Camera fino all’ultimo suffragio del 25 scorso, che l’ha appunto riconfermata. E’ stata anche ministra per le Politiche dell’Unione Europea.
In ogni caso il percorso di formazione del nuovo Governo occupa un tempo che va dalle 4 alle 12 settimane, mentre secondo la Costituzione le nuove camere si riuniranno entro venti giorni dal voto, benchè la convocazione è già fissata per il 13 ottobre.
Tuttavia, a parte le soddisfazioni del vincente, il nuovo Governo dovrà vedersela con gli impegni economici, dentro cui ci sono i 40 miliardi di euro che si dovranno trovare entro i primi 100 giorni.
Per questo ci sarebbe fretta a formare il nuovo esecutivo.
Per la Farnesina sarebbe in prima fila: Antonio Tajani, per gli Interni si prevede la nomina di Matteo Salvini, mentre per la giustizia si dibatte tra Giulia Bongiorno e Carlo Nordio.
Come sottosegretari alla presidenza del Consiglio circolano i nomi di Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida e Giovanbattista Fazzolari. Gli ultimi due potrebbero prendere la delega ai servizi segreti. L’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato potrebbe diventare ministro dello Sviluppo Economico.
Fabio Rampelli potrebbe andare alle Infrastrutture e ai Trasporti. Ma si sussurra pure il nome di Raffaele Fitto agli Affari Ue e dell’ex governatore siciliano Nello Musumeci al dicastero per Sud.
Si allontanerebbe invece la possibilità di nominare Silvio Berlusconi presidente del Senato. A quella carica sarebbe candidato il leghista Calderoli.
Rimane tuttavia abbastanza certa la nomina di Anna Maria Bernini di Forza Italia all’Istruzione.
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