Il governo giallo-verde è un bluff, in realtà siamo di fronte a “un governo reazionario, xenofobo, razzista, sessista e omofobo, guidato di fatto da Salvini”: il giudizio senza appello arriva dai Cobas che nella mattinata del 18 giugno ha diramato un comunicato durissimo.
Il sindacato di Piero Bernocchi non risparmia nessuno, a cominciare dai 5S: “Hanno tuonato per anni contro i presidenti del Consiglio non eletti e poi hanno installato un ‘signor Nessuno’ senza alcuna autonomia; avevano strepitato contro gli accordi tra Renzi e Berlusconi e hanno stipulato un ‘contratto’ tra partiti che si sono demonizzati per anni; avevano strillato per gli ‘inciuci’ contro il popolo sovrano, ed hanno incollato al governo due partiti presentatisi agli elettori in schieramenti contrapposti”.
Secondo Bernocchi ci troviamo chiaramente di fronte ad “una versione moderna del nazionalismo reazionario che non abbisogna più di dittature ma che propone in tutta Europa chiusure nazionalistiche, sovranismo velleitario, xenofobia, odio verso i ‘negher’, sessismo, omofobia, disprezzo della cultura, del sapere, della conoscenza competente, culto delle armi e della sottomissione del debole e del ‘diverso’”
“Sono bastate due settimane di governo – proseguono i Cobas – e le illusioni di coloro che, da sinistra e per avversione (giustificata) verso il PD e Renzi, avevano preso sul serio le promesse dei 5 Stelle, sono state brutalmente travolte”.
E che si tratti di un governo reazionario lo si vede chiaramente, sempre secondo Bernocchi, dal modo con cui è stato gestito il caso Aquarius ma anche dalla preannunciata “legge per la legittima difesa, che introduce la pena di morte senza processo, autorizzando i ‘benpensanti’ a sparare su chiunque si introduca nelle proprie case” oltre che dalla flat tax, dal blocco della riforma della giustizia e “dall’omofobia e dal sessismo aperto del ministro Fontana per il quale le diversità di orientamenti sessuali vanno semplicemente cancellate”.
E ci sono anche gli “incidenti di percorso” romani (caso Lanzalone e questione della via intitolata ad Almirante) che, a parere di Bernocchi, non depongono a favore del nuovo corso e della credibilità del M5S.
Duro e sarcastico il giudizio anche in materia di politica scolastica: “In quanto poi alla ‘buona scuola’ qualcuno/a può seriamente credere che Bussetti, dirigente dell’USP di Milano e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e già preside ‘distaccato’, che in questi anni ha fedelmente applicato la Legge 107, possa buttare per aria i poteri assegnati ai capi di istituto, i bonus, l’Alternanza scuola-lavoro e i quiz Invalsi? Non basta vedere come siano sparite le promesse di rendere giustizia alle maestre diplomate magistrali fatte da Lega e 5Stelle, quando ora Pittoni (responsabile scuola della Lega) dice che ‘è troppo tardi ora per sanare adeguatamente la situazione, ci doveva pensare prima la Fedeli’?”
“Insomma – conclude il portavoce nazionale Bernocchi – per tutti questi validissimi argomenti i Cobas dichiarano la loro avversità a questo governo e lo combatteranno nei prossimi mesi almeno come abbiamo fatto nei confronti di tutti i governi di centrodestra e centrosinistra degli ultimi anni”.
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