“Il ministro Madia, dopo aver parlato di ‘fantasie’ riportate dalla stampa, pur non consegnando alcun documento alle organizzazioni sindacali, oggi ha di fatto confermato tutte le anticipazioni sulla riforma della P.A.”, riferisce Massimo Betti, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego, al termine del confronto con il ministro della Funzione Pubblica. Prosegue Betti: “Si profilano centinaia di migliaia di esuberi, frutto dell’accorpamento delle amministrazioni statali locali, della soppressione delle Provincie e della complessiva riduzione del numero dei dipendenti. Il ministro conferma l’inasprimento della mobilità, pur evitando di quantificarne il raggio chilometrico; conferma inoltre la indisponibilità all’apertura della parte economica del contratto e non prevede l’assunzione dei 250.000 precari storici”.
Attacca Betti: “L’idea che 30.000 mail rappresentino 3 milioni di lavoratori pubblici è un’idea sbagliata e autoritaria delle relazioni sindacali. Lo dimostra anche il fatto che questa mattina i lavoratori non siano stati fatti entrare a Palazzo Vidoni; come pure la riduzione delle agibilità sindacali, a partire da quelle delle RSU, ovvero dei rappresentanti scelti dai lavoratori. Un altro malcelato tentativo di eliminare il confronto con le rappresentanze degli interessi collettivi dei lavoratori pubblici”.
“Questa idea autoritaria la contrasteremo in tutti i modi possibili – avverte il dirigente USB – a cominciare dallo sciopero generale del lavoro pubblico, già in calendario per il prossimo 19 giugno, che abbiamo proposto di fare proprio a tutte le altre organizzazioni sindacali”.
Sottolinea Betti: “Serve una risposta immediatamente fattiva al decreto che il governo porterà domani in CDM e al disegno di legge delega, con cui si intende disegnare una pubblica amministrazione che, in combinato disposto con il jobs act, risponda più alle attese dell’imprenditoria schieratasi con Renzi nelle scorse elezioni, piuttosto che rilanciare la qualità e la funzionalità del servizio pubblico”.
“La difesa del welfare e del lavoro pubblico saranno anche fra i temi della manifestazione nazionale di apertura del Controsemestre europeo, organizzata il prossimo 28 giugno a Roma, a cui l’USB parteciperà in massa”, conclude Massimo Betti.
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