Lettera aperta del ministro Patrizio Bianchi agli studenti su ‘Repubblica’ dopo le vicende delle ultime giorni. In particolare gli esami di Maturità con il ritorno agli scritti che ha scatenato le proteste degli studenti e gli stage in azienda (ribattezzati Pcto) al centro delle polemiche dopo la morte del giovane Lorenzo Parelli.
Bianchi distingue tra Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) e formazione professionale, di competenza regionale orientata al lavoro (come il caso della morte di Lorenzo Parelli). “In tutti questi casi, la presenza di uno studente in un ambiente lavorativo richiede non solo le stesse misure di garanzia e sicurezza che si applicano ai lavoratori, ma un sovrappiù di responsabilità da parte sia della scuola di appartenenza che di chi accoglie i nostri ragazzi. Eventuali situazioni di rischio o di sfruttamento vanno immediatamente denunciate” spiega il Ministro.
Sulle prove e la reintroduzione degli scritti, Bianchi afferma: “Riteniamo giusto accompagnare tutti ad una nuova fase senza paura. Una prova di italiano per poter esprimere se stessi, una prova di indirizzo che tiene conto delle effettive situazioni che si sono realizzate localmente, una prova orale personalizzata sono il modo per accompagnare ognuno, responsabilmente e in autonomia, in un percorso di uscita da questa fase troppo lunga. Di questo avrò modo di discutere martedì insieme alle studentesse e agli studenti delle Consulte, ma con loro vorrei parlare anche di molto altro”.
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