Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, al Question Time alla Camera risponde a una interrogazione sulle iniziative per destinare maggiori risorse al sistema di istruzione, al fine di risolvere il problema della chiusura dei plessi scolastici nei piccoli comuni (Ruffino – Misto-Cambiamo!-PP).
RUFFINO, GAGLIARDI, NAPOLI, PEDRAZZINI e SILLI. – Al Ministro dell’istruzione. – Per sapere – premesso che:
numerosi piccoli comuni piemontesi stanno segnalando la problematica relativa alla chiusura di molti plessi scolastici in conseguenza dell’applicazione della disciplina regionale relativa alla definizione del dimensionamento minimo dei «punti di erogazione del servizio»;
lo Stato ha competenza legislativa per la definizione delle norme generali sull’istruzione e per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
lo Stato, inoltre, ha il potere di definire i principi fondamentali che le regioni devono rispettare nell’esercizio delle loro specifiche competenze;
l’articolo 1, comma 1, legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, dichiara la finalità di garantire il diritto allo studio, con l’affermazione del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza ed il contrasto alle diseguaglianze socio-culturali e territoriali;
tali obiettivi si avvertono con maggiore forza nell’attuale contesto storico;
la realizzazione di tali obiettivi richiede, come è evidente, un’adeguata dotazione finanziaria, che consenta di prestare la dovuta attenzione alle realtà svantaggiate, evitando in particolare la chiusura di sedi scolastiche a servizio di piccole realtà;
la scuola e la disponibilità di plessi scolastici facilmente raggiungibili rappresentano, infatti, un servizio fondamentale per le famiglie, che consente altresì di ovviare al rischio di spopolamento dei piccoli comuni;
se è vero, come chiarito dalla Corte costituzionale, che il dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche costituisce un ambito che deve ritenersi di spettanza regionale, è altrettanto innegabile che su tale aspetto incida in modo rilevante la determinazione dei tetti di spesa definiti per il funzionamento del sistema di istruzione, che resta di competenza statale;
in tal senso, appare opportuno che parte delle risorse destinate al nostro Paese nell’ambito del piano di ripresa Next generation EU vengano destinate al sistema di istruzione –:
se il Governo non intenda, alla luce dell’attuale contesto storico e dei principi generali in materia di istruzione definiti con legge dello Stato, adottare iniziative per destinare al sistema di istruzione maggiori risorse, al fine di risolvere il problema di chiusura dei plessi scolastici nei piccoli comuni.
Alla diretta, che si terrà oggi 31 marzo alle 15, parteciperanno anche:
la ministra per le Disabilità, Erika Stefani: risponde a una interrogazione sulle iniziative al fine di promuovere il riconoscimento ufficiale della lingua dei segni italiana (Lis) e della lingua dei segni italiana tattile (Panizzut – Lega);
la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa: risponde a interrogazioni sull’incremento delle immatricolazioni nell’anno accademico 2020/2021 e alla relativa distribuzione sul territorio nazionale (Piccoli Nardelli – PD); sulle iniziative volte a garantire parità di trattamento tra i dottorandi di ricerca in ordine alle proroghe disposte in relazione alla situazione pandemica (Fratoianni – LeU);
il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao: risponde a una interrogazione sulle iniziative in merito agli obiettivi di digitalizzazione del Paese, con particolare riferimento ai processi di infrastrutturazione e ad ulteriori interventi di semplificazione normativa (Nobili – IV); sulle iniziative volte a favorire la creazione di una rete pubblica di telecomunicazioni, nonché in materia di raccolta, conservazione e scambio dei dati della Pubblica amministrazione (Giarrizzo – M5S); sulla rete unica di telecomunicazioni, nell’ottica di salvaguardare la concorrenza nel settore, gli investimenti, l’innovazione e la tutela dei consumatori (Lollobrigida – FdI); sulle iniziative volte ad accelerare il processo di transizione digitale con riguardo ai rapporti tra cittadini e Pubblica amministrazione (Squeri – FI).
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