Il ministro dell’Istruzione ci crede: Patrizio Bianchi vuole un’estate 2021 con la scuola “al centro della comunità e degli affetti. Abbiamo voluto un Piano di accompagnamento, un ponte tra quest’anno e il prossimo, un’occasione che consenta a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità“, ha detto il titolare del Mi intervenuto a Parta a Porta.
“Utilizzeremo questo periodo estivo – ha detto il ministro – per costruire un nuovo inizio. Riporteremo la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni”.
Per raggiungere l’obiettivo, Patrizio Bianchi spiega che sta “lavorando insieme ai territori, alle associazioni, promuovendo i Patti educativi di comunità. Stiamo attivando un percorso di trasformazione ed evoluzione del nostro sistema di Istruzione, per dare vita ad una scuola più accogliente, inclusiva, basata su apprendimenti personalizzati, parte integrante del tessuto sociale e territoriale”.
Ma che scuola ci dobbiamo aspettare da metà giugno in poi? Al dicastero dell’Istruzione si sta lavorando per creare “una scuola ‘affettuosa’, che sappia stare al fianco dei nostri bambini e ragazzi, che, partendo dai più fragili, sia punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie”, ha spiegato il ministro.
Il numero uno del ministero dell’Istruzione è sicuro: “Avremo un’estate diversa: 510 milioni per dare continuità e per fare un ponte tra quest’anno e il prossimo. Le scuole inizieranno a valutare i ragazzi, facendo il punto di cosa sanno, su cosa devono sapere organizzando prima a giugno. Perchè la valutazione è un diritto degli alunni, ma anche un dovere. E poi a luglio e agosto, un recupero della socialità volontario”.
“Stiamo dando delle opportunità come mai prima. Siamo fiduciosi, stiamo facendo una verifica, il clima è buono, si capisce che qualcosa è cambiato”, ha concluso il ministro Bianchi.
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