Carissime lettrici,cari lettori
il ministro Bianchi in conferenza ha risottolineato che in classe, se tutti gli studenti sono vaccinati, si può togliere la mascherina e “tornare a sorridere”.
Il ministro non sa che il sorriso ad alunni e docenti lo toglie solo la disorganizzazione, l’indifferenza, il pressappochismo che i governi via via hanno mostrato nei confronti della scuola!
Il COVID ha messo a nudo tutti i problemi dell’istruzione in Italia, sono già arrivati fondi consistenti ma nulla di concreto é stato fatto, cosa davvero sconcertante. Mancano interventi per ridurre gli alunni in classe e migliorare la didattica, mancano interventi seri sulle strutture e, dunque, continuano a mancare i presupposti per fare scuola in reale sicurezza nelle aule.
E poi, come può un ministro affermare che in classe si possa togliere la mascherina quando lo stesso cts, attraverso illustri medici, dice che “le aule sono a rischio focolaio” e sapendo che il vaccino protegge solo
al 70% dall’infezione da variante Delta?
Possibile che per convincere i ragazzi a vaccinarsi si possa dire tutto?
Possibile che la maggior parte dei sindacati non si esprimano e siano solo pronti a firmare accordi per un rientro in presenza “in sicurezza” senza aver aggiunto nulla rispetto all’anno scorso e anzi accettando un distanziamento solo “ove logisticamente possibile” e con organico COVID notevolmente ridotto?
Tornando al vaccino, se lo ricorda il ministro che i docenti sono quasi tutti vaccinati con Astrazeneca che é quello, stando ai dati scientifici, che offre minor copertura e quindi meno efficace rispetto ad altri?
Quindi, docenti “immunizzati” ma al 60%, forse meno.
Caro ministro, per farci sorridere davvero, metta in campo altri argomenti oppure segua l’esempio del buon Fioramonti.
Dino Bocchetti