Attualità

Bianchi e la Scuola al centro: più tempo pieno, nidi, ambiente e scuola digitale, no gap formativi e stereotipi

Tempo pieno ovunque, più asili-nido, finiamola con gli stereotipi di genere, con il discriminare le donne e con le differenze formative, spendere bene i soldi che arriveranno alla scuola dal Recovery fund. Sono alcuni dei temi toccati dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante l’evento di Asvis “Parità di genere e sviluppo sostenibile” svolto on line il 17 giugno.

Tempo pieno dappertutto, ma…

Durante il suo intervento, il ministro ha detto che occorre mettere la scuola al centro della società italiana. Per farlo è “convinto del tempo pieno” che in pratica “vuol dire ripensare la scuola”.

Un’operazione, quella dell’uscita da scuola spostata per tutti gli alunni della primaria al pomeriggio, che però cozza con la bassa propensione di molte famiglie (soprattutto al Sud) verso la scuola per troppe ore consecutive. Oltre che con i costi che l’operazione comporterebbe, considerando anche l’incremento di organico e di mense che l’operazione necessiterebbe.

I fondi Ue vanno spesi bene

Parlando del potenziamento degli asili nido, come pure del potenziamento della scuola italiana in generale, Patrizio Bianchi ha assicurato che il governo “sta già investendo molto prima del pnrr”, ma qui il tema non è “se i soldi sono pochi o tanti”, ma di “sapere spendere bene“.

Gli stereotipi di genere? Blocco allo sviluppo

A proposito del tema dell’evento, “Parità di genere e sviluppo sostenibile” , il numero uno del Mi ha detto in un momento di grande cambiamento, occorre ripensare l’approccio, superare gli stereotipi di genere che “rischiano di diventare un blocco allo sviluppo“: per questi motivi occorre “ragionare”, ha precisato, “più in grande del senso stesso della vita collettiva” e mettere ” al centro di tutto questo ci debba essere la scuola”.

I rapporti cambiano, la scuola si adegui

Con il cambiamento della società, ha continuato il ministro, “cambiano e sono in movimento i rapporti all’interno delle famiglie, nelle piccole comunità locali, nel modo di lavorare”: anche per questo, ha precisato, la scuola deve essere riportata al “centro”.

Il ministero dell’Istruzione, ha aggiunto Bianchi, sta “lavorando a pienissimo ritmo e abbiamo moltissime attività e investimenti su cui stiamo già lavorando in attesa del Pnrr, che si raccordino con il Pnrr in modo da non avere discontinuità”.

Largo alla sostenibilità ambientale

Bianchi ha quindi parlato del programma di Rigenerazione: ha assicurato che diventerà “strutturale” e riguarderà “educazione alla sostenibilità, all’ambiente”. È “basato su questa idea che la rigenerazione si porta dietro, compresi gli stereotipi: parte dalla rigenerazione dei comportamenti e fa della sostenibilità ambientale un elemento fondante della nostra azione”.

Spazio pure alla scuola digitale

L’attività del ministero, ha concluso il responsabile del Mi, prevede “da una parte il piano di rigenerazione, dall’altra il piano della scuola digitale“.

Si tratta di un piano “tutto rivolto a liberare i nostri ragazzi da molti gap in cui sono incatenati”, ha concluso il ministro dell’Istruzione.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024