La riapertura delle scuole, il nuovo protocollo, i vaccini, le mascherine ma non solo. Questi alcuni dei temi toccati dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ospite di ‘Tutti in classe’ su Rai Radio 1:
Cosa ci ha convinti a riportare tutti a scuola? ”L’evidenza che il prolungato e generalizzato uso di una distanza provoca dei problemi alla vita della comunità però a questo abbiamo reagito con un disposto come quello del 5 gennaio che è sufficientemente flessibile, cioè da una parte stabilisce il principio del tutti a scuola, dall’altra parte mette in evidenza, laddove vi siano dei problemi, la possibilità di ricorrere a una distanza che dove viene usata con capacità e attenzione, sicuramente è in grado di surrogare la funzione della presenza ma non in presenza. Siamo intervenuti con uno strumento che è basato sul buonsenso”.
“Abbiamo introdotto un elemento importante, per i ragazzi delle scuole superiori dove siamo molto avanti con le vaccinazioni (siamo all’85% prima dose e 75% seconda), la possibilità di fare i tamponi gratis sostenuti da un intervento notevole, 92 milioni dati dal commissario Figliuolo perché si facciano degli accordi con le farmacie. Abbiamo alleggerito di molto il lavoro delle Asl. Occorre la partecipazione di tutti, dei ragazzi e delle famiglie”.
“Lì abbiamo fatto un intervento importante, ancora una volta il generale Figliuolo che ringrazio ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare il prezzo a 0,75 centesimi, e diamo inoltre gratuitamente a tutti gli operatori, soprattutto quelli della scuola dell’infanzia dove non ci sono protezioni per i bambini. Porrò questo tema in evidenza al Consiglio dei ministri”.
“Le famiglie devono precisare, se vogliono che i ragazzi tornino in presenza, che sono in condizione di poterlo fare quindi che sono vaccinati. Ancora una volta stiamo lavorando su una partecipazione collettiva. Usciamo dalla logica “c’è il controllore”, c’è un Paese che assieme si assume l’incarico di far tornare a scuola i nostri ragazzi”.
“Come ogni anno, entro fine mese diremo tutto. Sicuramente faremo un disposto che permetta ai ragazzi di esprimere le loro capacità. Noi stiamo lavorando già oltre l’estate. Faremo anche quest’anno un’estate a scuola, cioè faremo un grande programma per l’estate e stiamo già lavorando sull’apertura dell’anno prossimo. Stiamo ragionando su tutto l’anno scolastico al di là degli esami. Sono state già aperte le iscrizioni per l’anno prossimo”.
“Stiamo lavorando su questo. Nel 2021 abbiamo fatto il concorso che ha portato a 60mila assunzioni. Adesso stiamo lavorando sul concorso ordinario”.
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