Attualità

Bianchi: fino a 26 alunni le classi non sono sovraffollate

Sarebbe sostanzialmente immotivato l’allarme lanciato in questi primi giorni di scuola da docenti, genitori, sindacati e associazioni sull’alto numero di alunni nelle classi, anche alla luce dell’emergenza Covid e del distanziamento raccomandato dal Cts: fino a 26 allievi non si può parlare di affollamento. E siccome ad avere da 27 alunni in su per aula sono “solo” il 2,9% (pari a circa 10 mila su quasi 370 mila classi), c’è poco da preoccuparsi. Il concetto è stato ribadito mercoledì 22 settembre dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Il problema c’è già sopra i 25 alunni

Le dichiarazioni del ministro sono arrivate durante il question time alla Camera, ma anche in risposta all’ultimo Rapporto di Cittadinanzattiva, pubblicato nella stessa giornata, secondo il quale in Italia vi sono ben 460 mila i bambini e ragazzi che studiano in 17mila classi con più di 25 alunni, soprattutto alle superiori, abbiamo troppe scuole insicure e prive di certificati e nel giro di neanche un anno si sono verificati ben 35 crolli.

Quindi, la soglia per associazioni ed addetti ai lavori si collocherebbe a quota 25 iscritti. E non i 27, a cui fa riferimento il ministero dell’Istruzione.

I dati del Rapporto trovano riscontro con le tante lamentele che La Tecnica della Scuola ha ricevuto in queste prime settimane di nuovo anno scolastico, con casi limite di classi con oltre 30 studenti, tra cui anche disabili certificati. Ma anche con altri studi, che quantificano in almeno 25mila docenti che entrano in aule con oltre 27 alunni raggruppati.

Bianchi: la classe sovraffollata solo se sopra 27 alunni

Bianchi ha detto che “tecnicamente la classe è considerata sovraffollata quando il numero degli alunni è al di sopra dei 27” e che in ogni caso “le riforme legate al Pnrr, su cui stiamo lavorando, definiranno non solo e non tanto il numero di alunni ma un vero e proprio equilibrio da raggiungere in ogni classe. La questione va affrontata strutturalmente”.

L’obiettivo del ministro dell’Istruzione, quindi, sembrerebbe quello di cambiare le condizioni che portano alla formazione delle classi da 27 alunni in su: un parametro, ad esempio, che riguarda le prime classi delle scuole superiori, dove il numero minimo dei neo-iscritti (laddove non vi siano disabili) è appunto pari a 27 studenti.

Gli investimenti d’inizio anno

“Il tema è importante, per me questa è una priorità assoluta”, ha aggiunto il ministro, il quale ha ricordato che 2 miliardi sono stati distribuiti alle scuole per rientrare in sicurezza prima dell’estate, tenendo conto in via prioritaria delle classi numerose, 342 milioni sono stati destinati in modo specifico proprio per queste ultime. Altri 400 milioni sono stati destinati per incarichi aggiuntivi di personale docente e Ata.

“La sicurezza degli edifici scolastici è una priorità assoluta, questo obiettivo ha guidato tutta la vita del ministero da quando ci siamo insediati”, ha concluso Bianchi.

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Alessandro Giuliani

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