Mentre in settimana il Ministro Bianchi incontrerà i sindacati della scuola per parlare dell’obbligo vaccinale per il personale della scuola, personale che in molte regioni è già vaccinato con percentuali anche molto alte, si pensi alla Campania con oltre il 96% dei vaccinati con due dosi.
Lo ha annunciato nella serata del 25 luglio nel corso della tavola rotonda “Il Paese riparte dalla Scuola” con Bombardieri e Turi a Cesenatico, nell’ambito della Festa Uil Emilia Romagna.
Una delle prossime priorità – ha aggiunto Bianchi – sarà quella di definire le linee di indirizzo per il prossimo Contratto della Scuola da inviare all’ARAN, l’agenzia che per conto del Governo conduce le contrattazioni insieme ai sindacati rappresentativi di comparto.
Quindi il prossimo anno scolastico potrebbe aprirsi con la contrattazione per il comparto istruzione, per il rinnovo di un contratto scaduto ormai il 31.12.2018.
I Sindacati nei mesi scorsi hanno lamentato che con i soldi stanziati in Legge di Bilancio per i Contratti nel pubblico impiego, si prevede per la Scuola ancora una volta un Contratto miserrimo, in linea con gli ultimi contratti che hanno contrassegnato una stagnazione delle retribuzioni dei docenti a partire dal 2011, personale già penalizzato dal blocco dello scatto di progressione economica nel 2013.
La richiesta dei sindacati riguarda risorse aggiuntive rispetto a quelle previste per il pubblico impiego.
Resta però da definire la parte normativa del contratto, in considerazione anche della nuova modalità di lavoro a distanza (smart working) introdotta lo scorso anno con un Contratto integrativo firmato non da tutti i sindacati, ma solo da Flc Cigil, Cisl Scuola e Anief.
Da più parti si lamenta come a fronte di nuovi oneri previsti per i lavoratori della scuola, non sia stato previsto un incremento della retribuzione, quindi molti temono che i già esigui aumenti contrattuali siano attribuiti con i criteri di nuovi e maggiori impegni.