Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, intervenuto questa mattina nel corso di una diretta sul portale Skuola.net, non ha parlato solo degli esami di maturità, ma ha affrontato anche altri temi interessanti.
Vaccini ai giovani
“Ho visto dei ragazzi che sono cresciuti molto, che usano gli strumenti. Dico a loro di scambiarsi le esperienze. Bisogna ritrovare la socialità. I ragazzi hanno capito che il vaccino è uno strumento per tornare ad abbracciarsi, cerchiamo di avere più fiducia in noi stessi”.
Punti di forza e di debolezza della scuola
“Noi abbiamo una scuola che ha punti di forza. Nessuno ha ragionato come noi sull’inclusione, ma la debolezza è che nel Paese non tutta la scuola offre le stesse opportunità. Abbiamo dei problemi ma anche dei vantaggi. I ragazzi, quando si confrontano con quelli degli altri Paesi, hanno delle solidità. C’è il tema delle vaccinazioni che resta il tema principale, siamo in continuo contatto con le unità sanitarie. Sono convinto che all’interno delle scuole siamo in grado di garantire la giusta sicurezza, ma dev’esserci anche fuori. C’è uno straordinario cambiamento di produrre beni e servizi. Oggi si lavora molto di più insieme in una società aperta. A me piacerebbe moltissimo collegare delle scuole con la didattica a distanza, ad esempio la Sicilia col Trentino”.
Scuola d’estate
“Abbiamo lanciato un programma per l’estate, specie in quelle aree in cui serviva di più. Recuperare la dimensione e tornare alla scuola degli affetti. La scuola d’estate è una scuola anche da inventare, non è stare seduti. Trovare modalità nuove, è una proposta non rivolta a tutti. C’è una grande parte che non ha molte possibilità. L’invito è ai ragazzi per tornare a vivere insieme, c’è la bellezza dell’imparare e stare insieme, parlarsi. Una volta andavi a scuola perchè avevi bisogno di informazioni, oggi siamo annegati nelle informazioni”.