“Tecnicamente una classe sovraffollata è sopra i 27 alunni, ma sono d’accordo con chi dice che dobbiamo intervenire in maniera strutturale per trovare un equilibrio nelle classi in tema di dimensionamento e numerosità. Sin dal mio insediamento questo è stato un tema centrale e questo obiettivo ha guidato il lavoro del Ministero sin da febbraio”.
Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, chiamato a rispondere alla Camera sui temi delle classi sovraffollate (interrogazione di Alessandro Fusacchia, gruppo Misto), delle misure di distanziamento sociale e dell’efficace didattica per gli studenti, nonché sulla possibilità di derogare all’uso della mascherina nelle aule scolastiche e sulle possibili modifiche alla quarantena negli istituti scolastici.
Il Ministro enumera anche le cifre degli investimenti, delle quali abbiamo già riferito. Le riforme del Pnrr, continua il Ministro, permetteranno di portare a compimento le azioni che il Ministero ha avviato grazie alle quali si è permesso il rientro in presenza di tutti gli alunni del nostro Paese.
“Non solo emergenza, insomma, ma riforme strutturali, ecco come stiamo lavorando sulla scuola”, spiega Patrizio Bianchi.
“L’esperienza Bimbi svegli (che fa capo al maestro Monaca), come tutte le esperienze educative più significative e avanzate vanno prima segnalate a Indire che sostiene peraltro anche le avanguardie educative“. Questa la strada per introdurre una best practice entro il piano dell’offerta formativa, spiega il Ministro.
Il vaccino impedisce l’aggravamento della malattia ma non evita in assoluto il contagio. Ecco perché alcuni deputati, tra cui Maria Teresa Bellucci (FdI) contesta al Ministro l’ipotesi che in classi di soli vaccinati si possa fare a meno della mascherina.
Nella conferenza stampa cui si riferisce la deputata, “ho ricordato le disposizioni del Cts del 6 di agosto. Questo disposto del decreto 111 è stato posto dopo avere a lungo discusso con le autorità sanitarie per incentivare le vaccinazioni dei più giovani“. Nulla che il Ministro abbia fatto di sua sola iniziativa, chiaramente. “Ciò che ho detto era ed è un’indicazione verso cui tendere, in accordo con le autorità sanitarie”.
“Nelle nostre classi si stanno seguendo tutte queste indicazioni. Siamo quindi all’interno delle regole che ci siamo dati, regole certificate dal Cts, non c’è stato da parte mia nessun azzardo,” si difende Patrizio Bianchi.
“La sicurezza sta a cuore a tutti ma sta a cuore a tutti anche curare il declino psioco-fisico dei nostri ragazzi, nell’interesse di tutti”.
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