L’attaccamento del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per gli istituti tecnici è evidente: sono stati sempre al centro dell’attenzione del professore, anche quando ha ricoperto il ruolo di coordinatore della task force voluta dell’allora ministra Lucia Azzolina nel primo anno di Covid. Li ha messi in cima alle priorità da centrare nel corso del suo mandato come primo “inquilino” del palazzo Bianco di Viale Trastevere, dichiarando in più occasione che assieme agli istituti professionali vanno rilanciati (ad oggi, però, vi si iscrivono un numero non troppo alto di giovani). “La loro espansione è fondamentale anche per combattere la dispersione”, ci aveva detto fine giugno in occasione del G20 dell’Istruzione a Catania. Con gli Its, gli istituti tecnici superiori biennali post-diploma, che secondo il ministro addirittura decuplicati nel numero degli studenti iscritti.
Bianchi lo ha ribadito il 2 dicembre, andando a visitare l’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Galilei” di Roma, una delle scuole superiori storiche della capitale.
Si tratta di un istituto superiore, non molto distante dalla stazione Termini, dove studentesse e studenti imparano a sviluppare videogiochi e contenuti multimediali, alle aule in cui si fa lezione con l’ausilio della realtà virtuale simulando situazioni concrete, come la realizzazione di un quadro elettrico, agli spazi dedicati al coding e alla robotica.
Nella scuola superiore romana, gli studenti vengono portati fino al diploma coniugando l’apprendimento tradizionale con l’utilizzo di tecniche e strumenti innovativi.
“In questo Istituto il futuro è già presente – ha detto Bianchi – perché qui convivono tradizione e innovazione, in aule e laboratori dove ragazze e ragazzi si formano potendo disporre di strumenti d’avanguardia acquistati grazie ai finanziamenti messi in campo in questi anni, anche durante l’emergenza”.
“Nei prossimi mesi racconteremo il Pnrr e le sue opportunità. Lo faremo andando sui territori per mostrare quanto la scuola sia già in cammino, quanto si sia già avviata verso il cambiamento. Abbiamo il dovere di accompagnarla in questo percorso”, ha concluso il ministro.
La visita capitolina “si inserisce – hanno aggiunto fonti del ministero di viale Trastevere – nel contesto della valorizzazione delle esperienze di didattica innovativa attivate dalle scuole coerenti con gli obiettivi individuati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che, per l’Istruzione, prevede 6 riforme e 11 linee di investimento, per un totale di 17,59 miliardi a disposizione del sistema scolastico”.
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