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La bidella pendolare risponde alle critiche dopo il suo trasferimento: “Bisogna lavorare nella propria città, fiera di me”

Avevamo già parlato della bidella pendolare Giusy Giugliano la cui storia era diventata famosa perché, secondo quanto raccontato da lei stessa, viaggiava tutti i giorni da Napoli a Milano con il treno per svolgere il suo compito da collaboratrice scolastica.

Dopo un anno, è lei stessa che sui propri canali social dà la notizia di un trasferimento, proprio vicino casa, a Caivano, l’istituto Morano di Parco Verde, la scuola che lo scorso agosto è stata visitata dalla premier Giorgia Meloni dopo che si è diffusa la notizia degli orrendi stupri ai danni di due cuginette minorenni che hanno avuto luogo proprio nel Parco, in una situazione di degrado.

Le critiche non si sono fatte attendere e lei oggi, sabato 11 novembre, ha deciso di rispondere alle accuse con alcuni messaggi sulla propria pagina Facebook: “Potete criticarmi quanto volete riguardo la mia storia da pendolare, a me poco importa, sinceramente, l’importante è quello che penso di me, che sono orgogliosa di me stessa, con una grande tenacia e determinazione di non arrendermi mai. SEMPRE FIERA DI ME”. E ancora: “Bisogna lavorare nella propria città, è quello che non capite voi. Non è possibile che per lavorare uno deve spostarsi, qualsiasi tipo di lavoro è così. Con tutti questi aumenti poi e gli stipendi miseri, tutto uno schifo direi”.

Le critiche

La collaboratrice scolastica sin dall’inizio ha ricevuto diverse critiche da utenti e non solo perché la sua storia non sembrava collimare con la realtà dei fatti. Infatti, alcuni commenti hanno sottolineato l’impossibilità di affrontare un viaggio così lungo tutti i giorni. Secondo altri, incrociando telefonate e ricerche, la donna sarebbe stata in congedo di malattia, quindi a casa. Altri ancora pensano che sia stata una notizia confezionata ad hoc per poter suscitare l’opinione pubblica, visto che a rilasciare la prima intervista era stata la stessa lavoratrice.

Redazione

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