Mentre era sulle scale della palestra, il bidello le ha infilato le mani nei pantaloni e tirato su le mutande: secondo quanto raccontano i ragazzi dell’istituto superiore Cine-tv Rossellini a Ostia, il collaboratore scolastico, autore di questo atto nei confronti di una alunna, non sarebbe nuovo a comportamenti simili. Aggiungono infatti gli studenti: “si è sempre preso molta confidenza”. La ragazza, dopo l’aggressione, ritornando in classe, avrebbe confessato l’accaduto a un professore con cui si sarebbe poi recata in presidenza a denunciare il fatto.
In ogni caso, sembra strano che mai nessuno, considerato la reiterazione di atteggiamenti simili del bidello, abbia preso provvedimenti in tempo utile, tanto da lasciargli prendere così tanta “confidenza” fino da arrivare a molestare una alunna e in un modo così grave e pesante.
Ora però i suoi compagni di scuola hanno capito che bisogna fermare, non solo atti simili, ma anche ulteriori eventuali altre intenzioni. E così davanti alla succursale dell’istituto un centinaio di studenti ha saltato le lezioni per solidarietà alla loro compagna di 17 anni, dipingendosi un segno rosso sui volti e affiggendo uno striscione davanti al cancello, con su scritto: “Contro la violenza sistemica e di genere la scuola deve tutelarci”.
A organizzare la manifestazione – si legge sul Corriere della Sera- sono stati gli studenti del collettivo Brancaleone e di Osa, l’Opposizione d’alternativa studentesca, che denunciano: “La scuola è il posto dove dovremmo essere sicuri, ma non lo siamo”, mentre era assente la ragazza molestata la quale però è rimasta contenta dell’iniziativa dei suoi compagni.
“Come scuola abbiamo deciso di agire – dicono dal collettivo -; non possiamo rimanere a guardare il perpetrarsi di una violenza di genere che viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle”, mentre dalla scuola fanno sapere che è in corso un’indagine interna.
Infatti con una comunicazione sul sito, la scuola prende le distanze da quanto è avvenuto: “L’azione sistemica posta in essere dall’Istituto è sempre stata, ed è, quella di prevenire qualsivoglia episodio di discriminazione e di violenza, sia fisica che verbale. È in atto una azione interna per l’accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità personali”, mentre è stata effettuata opportuna informativa all’Autorità di Polizia, per gli adempimenti di competenza”.
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