Categorie: Didattica

Big Picture Learning: la scuola del futuro

Big Picture Learning prende in considerazione uno studente alla volta e costruisce il percorso scolastico individuale partire dagli interessi e dai progetti dei singoli studenti (http://www.bigpicturelearning.it/).

Ciò è possibile grazie ad una scuola in cui c’è qualcosa in più (per esempio: l’advisor, cioè la persona che segue i ragazzi nei loro progetti, il mentor, che li accompagna nel mondo del lavoro reale, nonché spazi fisici e stimoli culturali adeguati) e qualcosa in meno (per esempio: i tradizionali voti, la campanella che scandisce le ore di lezione, la divisione rigida in classi, i libri di testo obbligatori).

In una scuola gli spazi e i tempi sono fondamentali, perché da essi dipende la possibilità di stabilire relazioni (fra studenti e fra studenti e docenti), ma anche di rafforzare la motivazione e la responsabilità.

Basta con le scuole in cui ci sono soltanto aule e corridoi: ci vogliono spazi accoglienti per incontrarsi, discutere i progetti, studiare, praticare sport, mense di qualità. Ogni istituto deve rispettare un limite massimo di 150 studenti, in modo da poter fornire ad ognuno un percorso individualizzato di qualità. Nelle scuole Big Picture Learning ogni studente è parte di una piccola comunità di apprendimento chiamata advisory, che comprende normalmente 15 ragazzi. Il ruolo dell’advisor è coordinare i tirocini degli studenti ed occuparsi del loro piano educativo personalizzato.

Le attività scolastiche iniziano alle 8,30 con la riunione delle advisory, proseguono con le ore gestite dagli insegnanti, si interrompono per un pasto comune (che costituisce anche un momento di educazione alimentare), riprendono con le attività di realizzazione dei progetti personali e le ore di studio individuale.

Dopo le 17, i locali della scuola sono a disposizione di studenti, famiglie e docenti per attività culturali, artistiche e sportive. Per gli studenti fuori sede sono previste strutture residenziali.

Gli studenti nelle scuole Big Picture Learning non vengono valutati tramite test tradizionali e voti, ma attraverso un procedimento che viene definito durante la riunione iniziale per redigere il piano educativo personalizzato. Le valutazioni comprendono le presentazioni pubbliche dei progetti realizzati, solitamente una per trimestre, i controlli settimanali degli advisors, la compilazione di diari.

L’orario di lavoro di insegnanti e advisors coincide con l’intera giornata scolastica e prevede al suo interno le attività collegiali di gestione della scuola, gli incontri di programmazione e i corsi di formazione e aggiornamento.

Aldo Domenico Ficara

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