Il parere negativo espresso dalla commissione Affari costituzionali sul ddl buona scuola è la prova tangibile di quanto questa riforma Giannini risulti complessa e vacillante. Come se non bastasse in commissione Istruzione l’illustrazione degli emendamenti al testo va avanti da questa mattina con una presenza a singhiozzo della maggioranza”. A denunciarlo sono Laura Bignami e Maria Mussini, senatrici del gruppo Misto.
“Mentre le opposizioni hanno garantito uno stile responsabile, fino alle ore 12 i commissari dem non si sono presentati, in quanto impegnati in una legittima riunione di gruppo. il clima poi è stato svogliato nel pomeriggio, assenti i più convinti commissari democratici. Un atteggiamento che ci lascia sorprese e allibite – proseguono le senatrici – In questo modo, le ragioni dei correttivi apposte dall’opposizione, impegnata a fare un lavoro serio, diventano una vuota formalità”.
Bignami e Mussini, quindi, incalzano: “Non si comprende quali siano le intenzioni della maggioranza: fa ostruzionismo a se stessa oppure sta sbeffeggiando la minoranza, dimostrando anche qui la scarsa qualità dell’ascolto già sperimentata fuori dai Palazzi?”.
Le senatrici, però, contemplano anche una terza ipotesi: “Non è da escludere il tentativo di prendere tempo fino alla chiusura delle scuole per fare tutto di corsa, appena finito l’ultimo scrutinio. La strategia potrebbe essere quella di rallentare i lavori e accelerare al momento del voto, per poi porre una questione di fiducia accampando ragioni di efficienza ed efficacia. La scuola – concludono – meritava di più: ascolto, risorse, aiuto vero per le realtà più disagiate e riconoscimento delle esperienze virtuose”.