Gravi accuse quelle di alcuni genitori nei confronti di una maestra di una scuola di Roma, che secondo il loro racconto avrebbe costretto due bambine celiache a mangiare cibo contaminato. A riportare la vicenda è Il Messaggero.
Le due bambine sono finite al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I a Roma per intossicazione, dove sono state entrambe refertate per “possibile contaminazione da glutine”. Lo scorso lunedì una loro maestra avrebbe dato loro da mangiare una merendina contenente glutine: “Voglio vedere che almeno date un mozzico!”, avrebbe detto alle piccole, che hanno anche un lieve ritardo cognitivo, impaurite.
A quanto pare non si tratta di un caso isolato, almeno a quanto dicono i genitori. Questi ultimi all’inizio di quest’anno scolastico avevano richiesto che le figlie fossero esonerate dal servizio mensa, rendendosi disponibili a portarle a casa per mangiare in maniera appropriata e senza rischi per poi riaccompagnarle regolarmente a scuola.
Già a marzo scorso, infatti, dopo avere notato un forte deperimento delle figlie e verificato dalle analisi la presenza di glutine, avevano inviato una prima diffida alla direttrice della scuola affinché si mettessero in atto tutte le condizioni per tutelare la loro salute. Quindi una seconda a maggio, indirizzata anche all’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, al Ministero dell’Istruzione e al Comune di Roma, fino a presentare una formale denuncia alla Procura della Repubblica, a fine luglio. Denuncia integrata ieri con l’ultimo episodio per i presunti reati di minacce, violenza privata, maltrattamenti e lesioni personali dolose.
“Telefonicamente – dicono i genitori nella denuncia – con toni pressanti e minacciosi la dirigente ci invitava a regolarizzare la partecipazione delle gemelle al servizio mensa, altrimenti, diceva, avrebbe provveduto a norma di legge, sostenendo che le bambine sono sotto la sua vigilanza legale. Lunedì scorso, poco dopo che avevano aperto la merenda portata da casa per mangiarla, una maestra le toglieva loro dalle mani e le obbligava a mangiare una pizzetta incartata con una pellicola trasparente… Quando le abbiamo riprese da scuola avevano vomito e diarrea, una di loro in lacrime ci ha detto che la maestra le aveva costrette poiché altrimenti la direttrice si sarebbe arrabbiata con lei”.
“A quanto pare – spiegano gli avvocati – tutto sembrava in ordine e regolare, ma il problema della celiachia è anche nelle contaminazioni. Stoviglie, contenitori, tutto ciò che viene usato per i celiaci non deve entrare in contatto con il glutine, per cui occorre una estrema attenzione. A casa i genitori fanno tanti sforzi e sacrifici per garantire ai bambini affetti dal morbo una vita sana e regolare, la scuola deve fare altrettanto”.
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