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Bimbi italiani nel plesso di una scuola, stranieri nell’altro. La soluzione della ds: “Iscrivere i figli in base alla residenza”

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March 22, 2025

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Una situazione molto particolare quella venutasi a creare nel cuneese, come riportato da La Stampa e Vanity Fair: in una cittadina il plesso di una istituto comprensivo è popolato da studenti figli di coppie italiane, mentre un altro è composto da una percentuale altissima di bambini stranieri.

Secondo un insegnante questa pratica non è per niente positiva: “Tanto per cominciare, i bambini tra loro non manifestano nessuna distinzione etnica. Simpatie e antipatie sono, come è normale che sia, individuali. Quanto al problema del divario linguistico, in una classe con un’equa distribuzione tra chi conosce bene l’italiano e chi fatica, i ragazzini stranieri beneficiano di uno scambio linguistico corretto e, a quell’età, colmano il gap linguistico con estrema rapidità”.

Gli alunni stranieri rallentano la didattica?

La dirigente scolastica ha cercato di smorzare lo stereotipo che vede gli studenti stranieri come elementi che rallentano la didattica. I risultati di alcuni Giochi Matematici hanno visto gli alunni della scuola popolata dai bimbi di origine straniera distinguersi come i migliori: “Questo dimostra che le presunte difficoltà scolastiche riguardano esclusivamente l’apprendimento della lingua che, tra l’altro, se frequentano coetanei italiani, imparano con estrema facilità”.

Certo, tutte le famiglie devono avere la libertà di iscriversi nella scuola e nel plesso che desiderano: questa situazione, in ogni caso, appare davvero spiacevole. La dirigente, insieme ad insegnanti e genitori, propone una soluzione semplice ed equa: “Secondo noi, la proposta più praticabile è anche la più equa: quella della territorialità. Ognuno deve iscrivere il proprio figlio in base alla residenza della famiglia”.

Studenti stranieri con deficit linguistico, le misure nel Dl scuola

Per rafforzare le competenze di base, con particolare attenzione alla lingua italiana, e contrastare la dispersione scolastica, è stato stanziato un finanziamento di 12.817.500,00 euro. Questa iniziativa si allinea alle finalità dell’articolo 11, comma 3, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71.

Gli articoli del decreto che riguardano la scuola, come ha illustrato Valditara in una conferenza stampa, hanno a che fare con la specializzazione dei docenti di sostegno presso Indire, la conferma di questi docenti da parte delle famiglie per garantire la continuità scolastica, le abilitazioni all’estero, la formazione per insegnare a studenti stranieri e la valutazione dei dirigenti scolastici.

“Un’altra misura riguarda gli studenti stranieri in difficoltà per deficit linguistici. Abbiamo previsto che da settembre le scuole debbano organizzare corsi aggiuntivi di potenziamento con fondi ad hoc. Ci sarà l’obbligo di organizzare corsi di potenziamento di italiano per stranieri. A partire dal 2025/2026 partiremo con la formazione e il reclutamento dei docenti specializzati nell’insegnamento della lingua italiana per stranieri. Ci saranno docenti adeguatamente formati su questo”, queste le parole di Valditara in merito alle misure del Dl Scuola dedicate agli studenti stranieri.