Qualche settimana fa abbiamo parlato del caso della maestra di una scuola del Virginia, negli Stati Uniti, che è stata raggiunta da un proiettile sparato da una pistola utilizzata da un suo alunno, un bambino di soli sei anni. Ci sono nuovi aggiornamenti sulla vicenda, dai risvolti alquanto preoccupanti, come riporta Fanpage.it.
Il bambino che durante una lezione presso la Richneck Elementary School lo scorso 6 gennaio ha sparato all’addome della 25enne Abigail ‘Abby’ Zwerner, riducendola in fin di vita, aveva già compiuto atti di violenza. Secondo l’avvocato della donna, il piccolo aveva già addirittura provato a soffocare un’educatrice “fino a non farla più respirare”. Ciò sarebbe avvenuto molto tempo fa, nel 2021.
La vittima del tentato soffocamento ha riferito che il bambino le si è presentato da dietro le spalle mentre era seduta davanti alla classe. Lui le ha bloccato gli avambracci davanti al collo e l’ha tirata con forza. Il piccolo è stato portato via da un assistente didattico.
L’educatrice ha aggiunto di aver denunciato il soffocamento agli amministratori scolastici, ma di non aver ottenuto nulla. All’epoca il bambino fu soltanto allontanato dalla scuola per un po’ prima di essere riassegnato a un’altra classe. Come mai non è stato fatto di più? Perché non si è andati a scavare nel disagio di questo bambino e prevenire tragedie?
Come se non bastasse, il bambino in questione avrebbe anche provato a frustare altri alunni con una cintura. Inoltre, due giorni prima che la maestra venisse colpita, c’è scritto in un documento di richiesta di risarcimento firmata dal suo legale, Diane Toscano, e indirizzata al distretto scolastico, lo studente aveva rotto il suo cellulare, ottenendo la sospensione di un giorno.
Rapporti precedenti hanno anche affermato che gli insegnanti si erano detti preoccupati e avevano avvertito l’amministrazione della scuola di Richneck che il bambino era in possesso della pistola il giorno in cui Zwerner è stata colpita. Ma gli amministratori “non si potevano disturbare” ad allertare le forze dell’ordine, ha detto l’avvocato della maestra.
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