Una vera e propria tragedia sfiorata: un bambino di sei anni ha rischiato di soffocare a scuola mentre masticava una caramella gommosa. L’intervento di una maestra è stato cruciale: la donna ha usato la manovra di Heimlich ed è riuscita a salvargli la vita. Lo riporta Fanpage.it.
Tutto è avvenuto lo scorso 25 settembre in una scuola della periferia Nord di Napoli. Quella mattina il bambino si trovava in classe coi compagni quando ha iniziato ad avere problemi di respirazione sempre più gravi: la grossa caramella che gli aveva appena dato un’amichetta gli aveva bloccato le vie respiratorie.
Fortunatamente è intervenuta la maestra di lettere, formata in Rianimazione e Primo Soccorso proprio durante i corsi interni per il personale docente organizzati dalla scuola. Quattro tentativi e finalmente il bimbo è riuscito a sputare fuori la caramella e ha vomitato e, con la gola finalmente libera, ha ripreso a respirare. E da allora non ha voluto staccarsi più dalla maestra che, ripete, gli ha “salvato la vita”.
Il piccolo sta bene e si è ripreso completamente in pochi minuti; dopo il forte spavento non ha riportato alcuna conseguenza ed è stato lui stesso a raccontare l’accaduto agli altri ragazzini e, una volta a casa, anche alla madre, spiegandole come la maestra lo aveva aiutato.
Come abbiamo avuto modo di scrivere, le statistiche sul tema evidenziano che sono migliaia ogni anno i casi di soffocamento che vedono coinvolti i bambini; nei Paesi europei i casi sono almeno 50mila, 500 dei quali mortali. In Italia i bambini morti per questa causa sono stati una cinquantina.
Per formare il personale scolastico, un paio d’anni fa la senatrice del M5S Michela Montevecchi aveva presentato una proposta di legge per render obbligatorio per il personale in servizio nelle scuole dell’infanzia una formazione adeguata sulle manovre di disostruzione, con particolare riferimento alla manovra di Heimlich: si tratta di una particolare tecnica di primo soccorso che consente di rimuovere un’ostruzione delle vie aeree e risolvere così molti casi di soffocamento. Non risulta, però, che il ddl – apprezzato dai pediatri e criticato da alcuni sindacati, come la Cgil, perché considerato un’invasione di campo delle loro prerogative – sia stato mai approvato.
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