Una cosa mai vista: in Campania si lasciano ben 673 cattedre vacanti per un nuovo concorso ordinario al di là da venire.
Tra 10/15 anni con tutti questi accantonamenti, sbarramenti, cavilli, CFU da pagare, con tutto quello che hanno introdotto con il PNRR, vincoli compresi, al solo scopo di favorire il grande mercato della formazione, sarà difficile trovare in futuro insegnanti e non solo al Nord come già accade da qualche anno ma anche al Sud, visto l’ alto numero di insegnanti che andrà in pensione nel prossimo decennio. Il fenomeno è già presente all’estero dove l’insegnante guadagna più che in Italia.
Io sostengo da tempo che vanno coperti subito tutti i posti vacanti per legare alla cattedra fino alla pensione il personale docente nei prossimi trenta quarant’ anni , altrimenti si dovrà ricorrere agli universitari per monitorare le macchine per insegnare che saranno introdotte nella nuova scuols digitale.
L’insegnamento sarà in futuro solo un lavoro iniziale e temporaneo per molti italiani per poi fare tutt’altro, un lavoro precario.
L’insegnamento si trasformerà in sostanza un tutoraggio con le macchine per insegnare che entreranno sempre più nelle classi dalla scuola 4.0 si passerà alla scuola 5.0 e così via con largo uso del virtuale e dell’intelligenza artificiale.
Oggi l’insegnamento oltre a non essere un lavoro che si concilia con la famiglia , non è neppure un lavoro adatto alle giovani della media e piccola borghesia, ammesso che la borghesia media e piccola esisti ancora in Italia, oggi non è neppure lontanamente nelle aspettative di un giovane che frequenta l’ultimo anno delle scuole superiori, un lavoro come quello dell’insegnante sottopagato, burocratico, esecutivo con un’organizzazione del lavoro rigida e autoritaria
Un lavoro anche pericoloso per l’aggressività degli studenti e delle famiglie, pieno di responsabilita sulla vigilanza.
Quindi uno Stato lungimirante a mio avviso dovrebbe guardare lontano e assumere, assumere, assumere, ricreando anche un doppio canale, il precariato va abolito, sottoscrivere da settembre 2024 250.000 contratti a tempo determinato è uno scandalo che non ha paragoni in Europa o meglio è il sintomo di una scuola precaria di un Paese che invecchia e che sulla scuola non ha mai voluto investire e che ha visto sempre l’istruzione dei giovani e le retribuzioni degli insegnanti solo come una spesa da contenere, in passato molti ministri dell’economia lo hanno detto esplicitamente, tra questi ricordo il prof. Tremonti.
La scuola è servita in passato come luogo di indottinamento ideologico, oggi serve come luogo di asservimento al mercato e alle logiche del consumo trasformando i bisogni secondari in bisogni primari per il cittadino consumatore.
Libero Tassella (Scuola Bene Comune)