Papa Francesco è dalla parte dei docenti. Infatti il Santo Padre è più volte intervenuto nei suoi discorsi sui tema dell’educazione, della crisi dei valori, dei sentimenti, della conoscenza, del ruolo della famiglia, del rapporto tra genitori e figli dando estrema importanza alle due massime agenzie educative: la scuola e la famiglia.
Papa Bergoglio ha puntualizzato le differenze dei sistemi educativi di un tempo e quelli di oggi, sottolineando che i genitori quando i figli a scuola si comportano male e mancano di rispetto agli insegnanti non devono rimproverare gli insegnanti, ma i figli. Invece, nella società in cui viviamo assistiamo ad episodi di genitori che di fronte alle “bravate” dei figli si recano a scuola per rimproverare gli insegnanti con conseguenze a volte poco piacevoli.
Purtroppo, il Miur, su episodi di bullismo e di prepotenza dei genitori nei riguardi degli insegnanti, non fornisce gli strumenti idonei per salvaguardarli, tutelarli, difendere la loro onorabilità, per cui questi ultimi si sentono soli, delusi e amareggiati a causa della scadente considerazione sociale. Ci vogliono azioni e politiche serie a sostegno della funzione docente che deve essere affiancata da specialisti psicologi, sociologi che accompagnano l’azione didattica ed educativa degli insegnanti, altrimenti da soli i docenti non ce la potranno mai fare.
I problemi della realtà scolastica sono enormi e sono tutti caricati sulle spalle degli insegnanti, i quali devono sobbarcarsi non solo l’aspetto didattico ed educativo, ma anche quello sociale, psicologico degli alunni che presentano differenti forme di disagio sociale, dovuto soprattutto alla mancanza di entrambe le figure genitoriali ormai in crisi di identità.
Mario Bocola