Bisogna ricordare che le cinquemila assunzioni a tempo indeterminato del personale ata, per l’anno scolastico 2012/2013, sono ancora bloccate, in vista delle decisioni applicative da prendere per il personale docente inidoneo all’insegnamento, ma idoneo a svolgere altre mansioni di carattere didattico. È opportuno ricordare che il congelamento delle immissioni in ruolo è avvenuto in ragione dell’art. 14 comma 13 della spending review, che prevede il passaggio, obtorto collo, dei docenti inidonei all’insegnamento, a ruoli di assistenti amministrativi, assistenti tecnici o ausiliari.
Quindi circa 3.500 docenti inidonei, che rappresentano il 2% di tutti i docenti italiani, dovrebbero andare ad occupare, senza averne alcuna competenza, i posti vacanti del personale ata. Nell’incontro avvenuto il 14 gennaio 2013 tra sindacati e i tecnici del Miur, è stato chiesto di rompere quel vincolo che lega la sorte dei docenti inidonei all’insegnamento, per gravi patologie, alle immissioni in ruolo del personale ata, per l’anno scolastico in corso. In sostanza si chiede al Miur di sbloccare le immissione in ruolo del personale Ata, anche per soddisfar le legittime aspettative contrattuali delle lavoratrici e lavoratori della scuola, ma soprattutto per garantire la qualità del servizio, affidando i ruoli a personale specifico, con anni di anzianità alle spalle.
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