Mentre impazza il caso Blanco, il cantante 20enne che ha sfasciato i fiori della scenografia di Sanremo mentre si stava esibendo sul palco dell’Ariston, una scuola della provincia di Salerno, a Mercato San Severino, ha confezionato un contro messaggio interessante. Lo riporta Ansa.
“Un gesto di gentilezza”, lo hanno definito, per “rispondere al gesto di stizza del cantante, diseducativo e fuori luogo e per riportare sui giusti binari i messaggi che dobbiamo inviare ai ragazzi, ai più giovani: il rispetto per la persona passa anche per il rispetto dei fiori”.
Il gesto è stato compiuto stamattina, 9 febbraio, ed ha coinvolto lo stesso sindaco del paese. Quest’ultimo ha aiutato a piantare a piantare ciclamini nelle aiuole della scuola elementare ‘Emilio Coppola’ i bimbi delle classi V con l’intento di lanciare un forte messaggio contro quanto è accaduto all’Ariston.
“I cantanti, gli artisti, i personaggi pubblici, così come i rappresentanti delle istituzioni, vengono osservati ed in molti casi emulati dai più giovani e per questo si ha il dovere morale di essere da esempio nei comportamenti, nei messaggi, nelle relazioni”, spiega il sindaco Somma, che ha avuto da ridire su come la Rai ha reagito alla faccenda.
“Non sappiamo se la scenata di Blanco sia stata voluta per motivi pubblicitari e di share o meno, ma sta di fatto che è stato un gesto di cattivo gusto dal quale la Rai dovrebbe dissociarsi. Abbiamo ritenuto di unirci al tam-tam di disapprovazione e condanna scandito dai social, ma abbiamo voluto farlo non solo a parole, ma non un gesto concreto: i fiori piantumati oggi con i bambini è il nostro ‘contro messaggio’ alla sfuriata di Blanco per insegnare ai più piccoli che il rispetto per il compagno di classe, per la persona, passa anche attraverso il rispetto dei fiori. Non solo: anche in segno di solidarietà ai fioristi che stanno lavorando al Festival. I fiori non donano soltanto decoro urbano alle nostre città, ma ingentiliscono l’animo”, ha continuato il primo cittadino, secondo cui non si può trattare l’episodio con superficialità.
“Questo esercizio civico dobbiamo farlo sempre, altrimenti domattina ci ritroveremo ragazzini che prendono a calci panchine, altalene, cestini e quant’altro solo perché ‘l’ha fatto anche Blanco'”, ha concluso Somma, che come Crepet e molti docenti pensa al rischio di emulazione di parte di giovanissimi.
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