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Blanco e i fiori distrutti a Sanremo, il caso è archiviato, ma il Codacons si oppone: “si tratta di un’esplosione di rabbia e non di una scena concordata”

Sul caso di Blanco Sanremo, (il cantante ha iniziato, dopo un problema tecnico, a dare dei calci alle rose presenti sul palco come scenografia), se ne è parlato tanto e a lungo. Anche diversi docenti si sono esposti sul caso, in aggiunta a dichiarazioni di esponenti politici, intellettuali e non solo.

Il 20enne è stato addirittura indagato dalla Procura di Imperia con l’accusa di danneggiamento, rischiando la reclusione. Sembra che adesso ci siano delle novità.

Come scrive Tgcom24, si sa pochissimo sulle motivazioni che hanno indotto la Procura a chiedere l’archiviazione. Il procuratore di Imperia, Alberto Lari ha affermato: “C’e’ stata una risposta della Rai, Amadeus è stato ascoltato dalla Digos di Milano e sulla base delle giustificazioni fornite, riteniamo che il fatto si possa archiviare”. L’indagine è stata seguita dal pubblico ministero Barbara Bresci.

Il Codacons con una nota ha fatto sapere che presenterà formale opposizione alla richiesta di archiviazione, ricordando che “come noto, era stato proprio l’esposto del Codacons a portare all’apertura di una inchiesta da parte della magistratura per il danneggiamento avvenuto sul palco dell’Ariston nel corso dell’ultimo festival di Sanremo”.

“Non condividiamo la richiesta di archiviazione, anche a seguito di quanto emerso dopo i fatti di Sanremo e delle evidenze secondo cui non si sarebbe trattato di una scena concordata con la Rai, ma di una vera e propria esplosione di rabbia da parte dell’artista – spiega il presidente Carlo Rienzi – Crediamo ci siano tutti gli estremi per proseguire l’inchiesta e accertare i fatti dinanzi al Tribunale, e per questo presenteremo formale opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura”.

Dopo mesi anche Blanco dice la sua

Blanco, dopo essersi scusato con una lettera postata su Instagram, non aveva ancora commentato l’accaduto prima d’ora. Lo ha fatto solo adesso ai microfoni di Vanity FairIl cantante è stato molto polemico e ha ricostruito i fatti secondo il suo punto di vista: “La cosa veramente brutta non è stata quella dei calci alle rose. Ma il fatto che loro – tanti di loro, escluso Amadeus, che è stato buono – hanno giocato su questo incidente che ha fatto una hype incredibile a Sanremo. Hanno pensato di più a buttare m***a su un ragazzo di vent’anni. Però intanto hanno intanto mangiato su questa cosa”, ha detto. “Ovviamente mi sono arrabbiato, mi è partita la brocca. Era già previsto che spaccassi le rose nella mia esibizione, ma non così, poi è scivolata di mano la situazione”, ha aggiunto.

“Ho scritto la canzone Sbagli per chiedere scusa alle persone che si sono offese. Ma alla fine la verità è che in tv non puoi essere te stesso”. Ecco il commento del diretto interessato: “Se uno mi dice: hai creato danni morali alle persone, io rispondo solo ma cosa diciamo? Era uscita la notizia che potevo andare in carcere da uno a cinque anni. Alla fine se succedesse davvero questa cosa, sarei contento perché almeno la gente vede quanto siamo indietro su questa cosa politicamente. Una roba assurda”.

Redazione

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