Home Archivio storico 1998-2013 Attività parlamentare Blocco contratti: ok dalla Commissione Bilancio della Camera

Blocco contratti: ok dalla Commissione Bilancio della Camera

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Con l’avvio dell’attività parlamentare iniziano anche le grane per il ministro Maria Chiara Carrozza che già nei primi giorni del suo mandato aveva dichiarato di voler lavorare per la valorizzazione del personale della scuola e dei docenti in modo particolare.
Ma le notizie che arrivano da Camera e Senato non sono molto rassicuranti, tutt’altro.
Nella giornata del 16 maggio, per esempio, i deputati della Commissione Bilancio hanno preso in esame la bozza di Regolamento sul blocco di stipendi e contratti pubblici fino al 31.12.2014.
La Commissione non ha avuto molti dubbi e ha votato a favore del provvedimento.
Solo SeL ha votato contro mentre i deputati del M5S hanno chiesto di rinviare il voto in modo da poter approfondire meglio la questione.
Nel corso del dibattito è anzi emerso un ulteriore aspetto: i risparmi previsti dal decreto 98/2011 da cui ha origine il regolamento sono superiori a quelli derivanti dalla applicazione del regolamento stesso in quanto nel frattempo è intervenuta una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima una disposizione del decreto 98 (si tratta della norma che riduceva del 5 e del 10% gli stipendi pubblici superiori ai 90mila e ai 150mila euro).
In che modo verrà coperta la differenza (30milioni di euro per il 2013, 100 per il 2014 e 30 a decorrere dal 2015) ?
Il rappresentante del Governo presente in Commissione ha risposto molto chiaramente: “Si farà ricorso alla clausola di salvaguardia e il recupero verrà fatto con tagli lineari alle spese dei diversi ministeri”.
In pratica per il settore scolastico il Regolamento comporterà una decina di milioni di euro di riduzione di spesa per il 2013 e una trentina per il 2014.
Nelle stesse ore nell’aula della Camera di dibatteva la conversione in legge del decreto 35 sui debiti della P.A. verso le imprese che prevede, nella sua ultima versione, la cancellazione delle disposizioni che tagliano le spese del Ministero dell’Istruzione.
A conti fatti però i tagli previsti dal Regolamento sul blocco dei contratti restano: niente aumenti per il personale fino al 2015 e riduzione delle spese del Ministero di Carrozza.
Adesso si attendono le reazioni delle organizzazioni dei lavoratori.