Categorie: Politica scolastica

Blocco degli scrutini: alta adesione in migliaia di scuole

Sciopero indetto dai sindacati soprattutto “contro lo strapotere dei presidi-sindaci, il mega piano da 100mila assunzioni che lascia a casa 60mila supplenti di seconda fascia e contro la desindacalizzazione di parecchi aspetti scolastici”.

Tante le segnalazioni giunte alla nostra redazione sia tramite mail che sui social network.

Da Torino fino a Palermo, passando per Firenze, Roma, L’Aquila, Napoli, Foggia, e Reggio Calabria. Stessa cosa anche a Bologna, Bari, Genova, Livorno, Foggia e Latina: centinaia di scrutini saltati ed insegnanti organizzati che si alternano lungo tutta la giornata e che addirittura scioperano anche in 2 o 3 per lo stesso scrutinio. Adesione altissima con punte del 100% in Campania, Emilia Romagna, Sicilia.

Lo sciopero proseguirà anche nei prossimi giorni. Oggi, come segnalano i Cobas in una nota, sarà il turno dei docenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Val d’Aosta, in sciopero anche il 13; mentre spetterà all’Alto Adige chiudere la catena delle lotte il 17 e il 18 giugno.

Insegnanti calabresi, inoltre, comunicano che, 11 e 12 giugno 2015 nelle tre province di Crotone, Cosenza e Catanzaro, sono stati bloccati gli scrutini delle classi non terminali, nelle seguenti scuole e l’elenco è in via di costante aggiornamento:

 

Blocco completo:

  • Magistrale “Campanella” di Lamezia Terme

  • Professionale “Einaudi” di Lamezia Terme

  • Scuola Media “Pietro Ardito” Lamezia Terme

  • Scuola Media Pitagora Lamezia Terme

 

Massiccia adesione:

  • Liceo Scientifico “Galilei” di Lamezia Terme

  • ITC “De Fazio”

  • Scuola Media Manzoni

 

Blocco totale a Catanzaro, Provincia di Cosenza, Provincia di Crotone:

  • Liceo Scientifico “Siciliani” di Catanzaro

  • Zumbini di Cosenza

  • Liceo Classico “Telesio” di Cosenza

  • Professionale “Mancini” di Cosenza

  • Liceo classico, scientifico, Scienze applicate di Paola

  • Ita di Catanzaro

  • Scuole medie di Santa Maria del Cedro e Grisolia

  • Pitagora di Kr

  • Scuola media san mango giorno.

  • Scuole medie di: Martirano antico, Martirano lombardo, Conflenti, motta Santa Lucia giorno 12.

  • Scuola media e primaria di Nocera e Nocera scalo

  • Liceo linguistico e delle scienze umane “R.L. Satriani” di Mesoraca (KR)

  • Liceo Scientifico “R.L. Satriani” e tutte le altre scuole superiori di KR

  • Scuola superiore di San Mango d’Aquino

  • I.C. Vivaldi (primaria e media)

  • Istituto Alberghiero di Paola

  • Itis Scalfaro cz

  • ITG e Liceo di San Marco Argentano

  • Liceo pedagogico, linguistico e 1 sezione del Liceo Classico “Della Valle” di Cosenza

  • ITG di Acri

  • Scuole Medie di Pianette e Rovito

  • IIS “Maiorana/Valentini” di Castrolibero

  • Liceo classico e ISA di Castrovillari

  • Liceo classico “G. Da Fiore” e scientifico “Pitagora” di di rende

  • Ipsia, Liceo Classico, Scientifico e Scienze Umane di San Giovanni in Fiore

  • Licei di Belvedere (cs)

  • Licei di Cetraro

  • ITC di Diamante

  • Liceo e ITIS di Roggiano

  • ITG Corigliano

 

Ogni docente potrà scioperare la prima ora di ogni suo scrutinio” fanno sapere i Cobas “e sarà sufficiente lo sciopero di un solo docente per farlo rinviare. Siamo convinti che l’arma decisiva per bloccare il DdL sia il successo dello sciopero degli scrutini di questa settimana. Nei giorni scorsi, di fronte alla sleale, e a nostro parere illegale, manovra di alcuni presidi che hanno convocato gli scrutini prima che le lezioni terminassero, lo sciopero è stato totale. Ma il test decisivo ci sarà a partire da oggi e noi siamo fiduciosi che lo sciopero supererà anche quello oceanico del 5 maggio, bloccando almeno il 90% degli scrutini”.

Attenzione, però. Gli scrutini non svolti per sciopero devono essere rinviati a giorni successivi, non a ore successive. Comportamenti difformi, denunciano FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams in una nota, si configurano come attività antisindacale. Infatti, nell’accordo attuativo della legge 146/1990 che regolamenta i servizi essenziali in caso di sciopero, si dice esplicitamente che le operazione di scrutinio delle classi non di esame possono essere differiti non oltre cinque giorni rispetto alla scadenza programmata della conclusione. La norma, cioè, parte dalla evidente considerazione che le operazioni di scrutinio non effettuate si rinviano ai giorni (e non alle ore) successivi; anche perché ragionevolmente fondata sull’idea che la riconvocazione debba seguire una procedura che non prevede la disponibile e costante presenza in sede del docente in sciopero. Ogni altra interpretazione risulta arbitraria e fuori norma e come tale impugnabile per violazione dei diritti sindacali

 

 

 

Andrea Carlino

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