Politica scolastica

Blocco della mobilità: il tentativo c’è stato davvero, lo conferma Sinopoli (Flc-Cgil)

Il tentativo di bloccare la mobilità dei docenti c’è stato davvero e non è solo frutto di fantasie giornalistiche.
Lo scrive chiaro e tondo il segretario nazionale della Flc Cgil Francesco Sinopoli in un comunato odierno:  “Grazie alla nostra azione – dichiara Sinopoli – è stato sventato il tentativo di congelare questa procedura attesa da tante lavoratrici e lavoratori e sconfitta l’erronea posizione, che rischiava di prendere il sopravvento nel governo, secondo cui il blocco della mobilità sarebbe stato l’unico strumento per garantire con sufficiente tranquillità l’avvio del prossimo anno scolastico”.

“Bloccare la mobilità – aggiunge ancora il segretario della Flc – sarebbe stata una scelta non solo inutile e gratuitamente punitiva nei confronti del personale della scuola, ma avrebbe comportato anche l’ennesimo rinvio nell’affrontare gli atavici problemi che attanagliano la scuola, soprattutto in occasione della ripartenza del nuovo anno scolastico”.

Francesco Sinopoli rimarca anche che è urgente “superare le disposizioni sul vincolo quinquennale, misura vessatoria per chi la subisce e infruttuosa ai fini del funzionamento della scuola” e chiede quindi che venga adottata al più presto una misura che consenta almeno ai docenti sottoposti al vincolo di partecipare alle operazioni di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie che si svolgeranno in estate.

Il segretario della Flc passa poi ad elencare le urgenze che andrebbero affrontate dal Governo in materia scolastica:  rifinanziare e incrementare l’organico Covid, prevedere un grande piano di assunzione per i docenti, partendo dalla stabilizzazione del personale precario e investendo nella sua formazione, ripensare il sistema di reclutamento fondandolo sulla formazione del personale, concludere le procedure di internalizzazione degli ex LSU e contemporaneamente incrementare l’organico di diritto dei collaboratori scolastici.

Senza poi trascurare la necessità di eliminare “l’automatismo tra riduzione degli studenti e riduzione del personale scolastico, incrementando le dotazioni organiche”, oltre che di incrementare il tempo scuola e avviare la riforma  degli ordinamenti.

Reginaldo Palermo

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