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Blocco della riforma: cosa ne pensa?

L’agenzia di sondaggi Ispo/AC Nielsen Cra ha svolto, per conto del Corriere della Sera, un sondaggio su un campione di 4.642 persone, di età superiore ai 18 anni, rappresentativo per sesso, età, scolarità, professione, area, dimensione del Comune, per verificare gli atteggiamenti verso il blocco della riforma scolastica attuata dal Ministro della P.I., Letizia Moratti, con il recente decreto, nell’ambito del piano sulla scuola annunciato da Berlusconi sin dall’inizio della campagna elettorale.
È emerso che la maggioranza degli intervistati pur condividendo, nel complesso, l’azione attuata dal governo, ha disapprovato la decisione adottata.
Tra tutti, più di un terzo degli intervistati, esattamente il 36 per cento, ha affermato di non saper esprimere un parere;  il 25 per cento che è stato bene che sia stata bloccata e il 39 per cento ha risposto che sarebbe stato meglio se la riforma fosse stata avviata fin dal prossimo 1° settembre.
Tra i più giovani intervistati, quelli compresi tra i 18 e i 29° anni, il 32 per cento ha risposto di non sapere dare un parere, il 31 per cento che è stato bene che la riforma sia stata bocciata e il 37 per cento che venisse attuata.
Un altro dei parametri indagati è stato quello dell’appartenenza all’elettorato attivo degli intervistati ai maggiori partiti italiani, Forza Italia e Ds.
Il 47 per cento degli intervistati Ds ha risposto che sarebbe stato meglio che la riforma non fosse bloccata e, stranamente, solo il 39 per cento degli elettori di Forza Italia che venisse bloccata.
E’ interessante notare il parametro relativo agli intervistati laureati: il 44 per cento ha risposto che è stato bene che la riforma sia stata bloccata, il 35 per cento che sarebbe stato meglio che fosse attuata e il 21 per cento di non sapere dare alcuna risposta.
I dati sopra riportati, possono portare a qualsiasi conclusione come del resto avviene in ogni sondaggio. Una, fra le altre, che il blocco dei cicli attuato dal Ministro Moratti è stato un provvedimento impopolare anche se…non troppo.

Giuseppe Guzzo

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