L’assunzione in ruolo della professoressa Agnese Landini (“lady Renzi”) continua a far discutere e ad alimentare polemiche.
E’ di queste ore un post pubblicato sulla pagina FB della senatrice Enza Blundo che parla esplicitamente di “legge ad uxorem”.
Ma le accuse della senatrice Blundo sono anche più pesanti perchè si sostiene che la professoressa Landini sarebbe entrata in ruolo grazie a “graduatorie secretate (per volere del premier)”.
E’ la prima volta, per quanto ne sappiamo, che si parla di graduatorie gestite ad uso e consumo del presidente del Consiglio e della sua consorte e quindi sarebbe interessante capire cosa – con precisione – questo voglia dire.
Perchè, se la senatrice Blundo è a conoscenza di fatti precisi sarebbe meglio che si recasse al più presto alla Procura della Repubblica, anzichè limitarsi ad esternare nei social.
In caso contrario significa che si tratta di una delle tante battute tipiche della campagna elettorale (o meglio di un certo modo di intendere la campagna elettorale). Battute, per la verità, di cui la scuola italiana farebbe volentieri a meno avendo bisogno di soluzioni serie a problemi decennali e non di polemiche più o meno fondate.
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