Politica scolastica

Blundo (M5S): mobbing nascosto dei presidi verso i docenti, vogliono altre 80 ore obbligatorie

“Vogliamo togliere il superpotere che la Buona Scuola ha dato ai presidi, perché molti ne abusano: esiste un mobbing sotterraneo e nascosto verso gli insegnanti”. A dirlo è stata la senatrice Enza Blundo (M5S), nel corso del convegno formativo Unicobas ‘La Scuola nel cuore’, svolto il 16 febbraio al liceo Mamiani di Roma.

Blundo: c’è un disegno politico da attuare dopo le elezioni

La senatrice “grillina” si è detta anche convinta che c’è un disegno politico da attuare dopo le elezioni, in continuazione con la legislatura uscente, che renderebbe ancora i docenti più succubi verso i loro capi d’istituto: “abbiamo saputo che per gli insegnanti c’è la volontà di introdurre 80 ore ulteriori di impegni che il dirigente scolastico conferirà discrezionalmente agli insegnanti, che già adesso spadroneggia ed elargisce i bonus secondo i suoi voleri. Tra i progetti c’è anche quello di permettere ai capi d’istituto di attuare personalmente la sospensione dal servizio e dello stipendio” fino a 10 giorni.

Stanno già preparando la ‘mela avvelenata’

Secondo la Blundo, “si prevedono pure dei periodi di formazione obbligatoria fuori orario di servizio. Non si parla di tutto questo, ma stanno già preparando la ‘mela avvelenata’ che verrà somministrata qualora le elezioni vadano come sperano”.

Blundo ha anche espresso la strada alternativa a questo progetto, che è quella “di una scuola dove prevale la dimensione collegiale”.

Introdurre una didattica flessibile

A questo proposito, la senatrice del Movimento 5 Stelle ha predisposto un disegno di legge, attraverso il quale sia possibile “introdurre una didattica flessibile, con un’organizzazione oraria che preveda un giorno a settimana di tipo laboratoriale, con la scuola aperta ad esperti esterni ed anche genitori, senza comunque intaccare le ore curricolari”.

La senatrice ha attaccato, infine, la scelta del Governo Renzi di introdurre un “potenziamento che ha portato dei docenti ad insegnare materie senza collegamento con la loro classe di concorso oppure a fare le supplenze. Gli insegnanti curricolari, invece, sono stati spostati su potenziamento, facendogli perdere la titolarità”.

Alessandro Giuliani

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