“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha perso tempo, non ha sentito ragioni e ha apposto la sua firma che trasforma il ddl Renzi-Giannini in legge. A nulla sono valse le manifestazioni di dissenso da parte degli insegnanti che, sentendosi umiliati da Renzi, hanno adottato ogni sorta di protesta: scioperi, sit-in, flash-mob, presidi a Montecitorio e sciopero della fame al Quirinale”.
Lo ha detto il senatore del Gruppo Misto- ILIC, Fabrizio Bocchino, che ha aggiunto:
“L’ultima forte richiesta ufficiale del mondo della scuola al Presidente della Repubblica è stata proprio quella di valutare i molteplici profili d’incostituzionalità del ddl. Anche la politica non è rimasto in silenzio richiedendo un incontro urgente al Quirinale per discutere sulla possibilità di apporre il veto sospensivo costituzionalmente previsto. Nel clima surreale che avvolge l’Italia, Mattarella si tappa le orecchie e , anticipando notevolmente i 30 giorni a sua disposizione per riflettere, firma lasciando Renzi con il sorriso e il mondo della scuola nello sconforto”.