“La ‘buona’ scuola di Renzi, che prevede un dirigente scolastico con pieni poteri nella scelta dei docenti che faranno parte della sua squadra allo scadere di ogni triennio, pone seri problemi di discriminazioni nei confronti di variegate tipologie di soggetti a vario titolo svantaggiati”.
Lo dichiara il senatore Fabrizio Bocchino del Gruppo Misto (ilic) commentando il DdL sulla scuola il senatore che aggiunge: “Perché mai, ad esempio, un dirigente scolastico dovrebbe scegliere nella sua squadra un’insegnante in gravidanza? Perché mai il preside, dovrebbe assumere un docente ammalato di cancro, o di una qualsiasi malattia cronica, che lo porta ad assentarsi dal lavoro per motivi di salute? L’elenco delle discriminazioni ideologiche, di genere, di età, di sana e robusta costituzione, potrebbe essere infinto. Mi chiedo se qualcuno si sia posto queste domande di ‘buon senso’ “.
“Selezionare senza alcun criterio oggettivo soggetti già selezionati attraverso concorso pubblico già solleva dubbi infiniti sulla legittimità del metodo, ma il problema della discriminazione porterebbe la scuola italiana nella notte dei tempi, quando l’insegnamento di regime era la normalità e discriminare era la regola. Ebbene – ha concluso Bocchino – una scuola che discrimina non può insegnare nulla a nessuno, è da cattivo esempio per tutti, è l’esatto contrario di ciò che dovrebbe essere: ciò di cui un Paese va fiero”.
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