Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio in una scuola in provincia di Treviso.
Un genitore di un alunno bocciato alla scuola media voleva farsi “giustizia” da solo: una sfuriata in piena regola, tra urla e accuse contro quella che riteneva un’ingiustizia. Uno sfogo inarrestabile contro i professori che impauriti hanno chiesto l’intervento dei carabinieri.
È avvenuto tutto ieri in tarda mattinata alle porte del capoluogo.
Lo segnala La Tribuna di Treviso.
Il ragazzino è seguito da centri specialistici e già noto anche all’amministrazione che fino all’anno scorso lo sapeva assistito da una insegnante di sostegno che quest’anno – a detta del padre – la scuola non ha più messo a disposizione.
Il genitore ha giudicato “inaccettabile” la bocciatura non per i risultati scolastici del ragazzo, ma per la mancanza di un adeguato sostegno durante l’anno.
L’intervento delle forze dell’ordine è stato provvidenziale, perché è servito a riportare alla calma l’uomo con il quale poi ha lungamente parlato anche il sindaco del paese.