In seguito alla bocciatura degli emendamenti delle opposizioni sulla denominazione del ministero di viale Trastevere, arriva la risposta dell’Alleanza Verdi Sinistra, con Elisabetta Piccolotti:
“Aggiungere la parola ‘merito’ alla nominazione del Ministero dell’Istruzione è una scelta ideologica ed un pessimo segnale. La verità è che questo governo vuole dirottare gli investimenti sui territori più ricchi e sugli istituti frequentati dai ragazzi e dalle ragazze che vengono da famiglie benestanti.”
“La logica meritocratica è infatti quella logica – prosegue la parlamentare rossoverde della commissione cultura – che premia chi è già stato più fortunato in partenza: questo dato è inequivocabilmente sancito dai risultati dei test invalsi che, per esempio nel 2021, registrano come studenti e studentesse con un livello socio-economico più basso abbiano risultati peggiori nei punteggi delle prove di matematica e italiano”.
“Non è un caso che il gruppo di Azione/Italia Viva abbia deciso di votare come la maggioranza di destra: questa visione di scuola fondata su una competizione (truccata) è una visione pienamente liberista. La destra sociale in Italia non esiste più, siamo chiaramente di fronte ad una destra che sceglie la parte più ricca del Paese. Noi al contrario – conclude Piccolotti – chiediamo che attraverso la scuola pubblica gratuita e pluralista si garantisca a tutti una vera crescita personale. Si investa di più su chi ha più bisogno, su chi rischia di restare indietro. Questa sarebbe giustizia sociale, quella del governo è solo conservazione delle insopportabili gerarchie sociali esistenti”.